Carlo Conti abbassa l’eta per le Nuove proposte del Festival di Sanremo a 26 anni. Il web insorge spalleggiato da diverse realtà, da All Music Italia fino a Luca Jurman, il direttore artistico tace. E allora diamo spazio ad Ambra Cianfoni, cantautrice ventinovenne, che prova a raccontare la delusione di tanti.
Sono Ambra, cantautrice, 29 anni! Esattamente 29!
L’ultimo inverno passato a decidere e pensare quale dei miei pezzi presentare all’ultima selezione che avrei potuto affrontare, poi ne faccio 30 è l’ultimo anno devo prepararmi bene, stavolta è quella buona o almeno la decisiva.
L’esperienza ad Area Sanremo era stata stupenda anni fa con l’Ariston come lo sognavo ed io sola sola, nonostante la pandemia, ero andata avanti… poi niente, ma vabbè è giusto ci vuole esperienza e tempo e sudore molto! Nessuno riesce alla prima botta, io ci credo al Festival devo provarci ancora, stavolta è l’ultima possibile…
Così pensavo prima di incassare un colpo inaspettato, un colpo che ha sconvolto e stravolto, indignato, scombussolato l’intera generazione di cantautori a cui appartengo.
Carlo Conti abbassa l’età per la partecipazione a Sanremo giovani…26 anni! Saranno poi 4 le nuove proposte”…EH?
No ok ho letto male, dai Ambra ma ti pare sarà l’ennesima fake news, Carlo Conti ha dato alla luce dei festival con un successo incredibile, consacrando gli over 30 Ermal Meta, Francesco Gabbani… ultimi di una serie di cantanti che hanno avuto successo in un’età già più avanzata grazie alla categoria Nuove proposte come Fabrizio Moro, Mahmood, Andrea Bocelli, Alex britti, Arisa, Raphael Gualazzi, Michele Zarrillo… tutta gente che al momento della partecipazione aveva superato i 26 anni.
Proprio Conti che ha seguito il sentiero tracciato da Pippo Baudo non può aver preso una decisione simile!
Tralasciando il metodo di selezione di questi giovanissimi che fra, sfide ed eliminazioni, sembrano gli Hunger Games! Conti ha dichiarato che l’abbassamento dell’età serve a “costruire un percorso di crescita lungo tre mesi…..finalizzato a individuare i potenziali Big del futuro” ma perché in tre mesi si matura? Si cresce? Si fa un percorso talmente intenso che artisticamente poi si è come a 30 anni? non ci siamo.
Sono qui a scrivere dopo aver raccolto le risposte e le opinioni dei miei colleghi, i commenti ad un video che come sfogo ed elemento di comunicazione io stessa ho pubblicato giorni fa, al seguito dei tanti commenti, telefonate ecc… voglio farmi portavoce di questo coro addolorato!
Siamo un po’ come le prefiche ai funerali, urlanti vedove disperate, che cantano ad un cadavere, il nostro in questo caso, siamo i naufraghi sulle isole deserte che aspettano l’arrivo di una scialuppa di salvataggio, lancerò questo segnale di fumo sperando di essere vista a nome di tutti.
Qualcuno ci desti da questo incubo!
Festival di Sanremo, l’età delle nuove proposte
Un cantautore, cantante, interprete, artista, showman, un attore, un danzatore, acquisisce negli anni la tecnica che lo porta al grande debutto, studia si forma, fa la famosa “gavetta”. La gavetta, signori della corte io, noi trentenni o quasi l’abbiamo fatta!
Nei locali, nei contest, dalle sagre del fungo porcino, ai provini fra milioni di altri, la gavetta ti forma è vero, è verissimo! Ma soprattutto ti crea! E ti da il materiale di cui scrivere e cantare, questo materiale te lo da la vita! È per questo che poi tante canzoni dei giovanissimi non parlano di niente o ripetono gli stessi due argomenti aggrovigliati!
Ed è matematico che un giovane di 20 anni abbia meno esperienze pregresse di un artista di 30 maturo e vissuto. Psicologicamente quanto pensate possa essere preparato un giovanissimo al mondo dello spettacolo? Tutto quell’oro luccicante acceca!
Il palco dell’Ariston è un tempio! E a meno che non sei il Gesù di Nazaret della musica italiana, e ce ne sono stati assolutamente lo sappiamo ma non nascono tutti i giorni, non puoi entrare nel tempio, oppure puoi ma non già e fare il Dio, perché è normale che ti ci senti, se ti hanno fatto salire subito sarai già arrivato pensi, sono pronto! Magari funzioni ma dove finisci dopo? Dove li lanciamo? Psicologicamente devastati e rintronati cechi da tanto sfavillante luccichio? Attenzione.
Tanti big raccontano che dopo il successo da giovanissimi sono scomparsi per molto tempo e hanno sofferto immensamente, perché nessuno tiene mai in considerazione la componente psicologica di un artista? Non sono carne da macello! Li vedo camminare tutti in fila come dipinsero i Pink Floyd nel video di The wall… che paura. Qualcuno commenterà “certo lei dice così perché rosica che non può farlo, e allora dice che sono troppo giovani ed impreparati” no fermi, io vi giuro che scrivo e parlo come canto, solo per amore!
Sono una cantante, un’autrice, ci sono nata in questo ambiente, amo il mio lavoro e lotto accanto a tutti, ai giovanissimi troppo presto lanciati e agli over trenta tenuti fuori, io vivo di questo e col dolore nel cuore di oggi stringo i denti lotto e vi rispondo, teniamoci per mano colleghi “giovani maturi” artisti, tutti insieme e al massimo Carlo, Ci vediamo nei Big!
La speranza è che cambi, che sia solo una scivolata, che abbia un qualche artificioso senso, voglio avere speranza, il prossimo anno cambierà perché avremmo urlato talmente forte no che non potrà non cambiare, che si tornerà indietro.
Dobbiamo assistere allo Zecchino d’oro? Facciamo presentare il Festival di Sanremo ai “Me contro te” (Cit. di un caro amico), vogliamo che il pubblico da casa abbassi la soglia d’età? allora deve iniziare alle 7 e finire entro la mezzanotte poi carosello e tutti a nanna! The voice senior e Sanremo baby. Io ho paura.
Per tutti, perché noi questo mestiere lo vogliamo fare! Non è un talent show al Festival di Sanremo deve vincere la canzone e chi la canta ? chi la scrive? In quanti? Come lo fanno? Sto mettendo tutto in discussione.
Questa è stata la goccia che ha fatto esplodere il vaso!
Non rispondeteci con il vostro silenzio. Siamo un popolo che ha bisogno di capire, è stato toccato un desiderio un sogno una meta! questo è il nostro pensiero e il nostro ovvio e giustificato disappunto, meritiamo di essere ascoltati, e di avere delle risposte. Perché? Tutto questo che senso avrà per il nostro futuro?
Grazie All Music Italia per averci dato un foglio, una penna, ma soprattutto una comune voce! Ascoltatela, parlare e un giorno speriamo… cantare.
Scriveremo un pezzo anche su questo vecchi trentenni colleghi, quanta esperienza!
Firmato Ambrassemoi