Nei giorni scorsi con il ritorno di Striscia la Notizia è tornata anche Rai Scoglio 24, l’emittente satirica (e immaginaria) di Pinuccio, che si occupa di vicende e criticità legate alla tv di stato. E la bomba lanciata questa volta riguarda il Festival di Sanremo che, secondo quanto afferma l’inviato, potrebbe benissimo essere assegnato con un bando ad altre emittenti interessate.
Tutto nasce dalla richiesta dell’AFI – l’Associazione Fonografici italiani – al comune di Sanremo per poter avere in visione alcuni documenti sulla kermesse musicale. Un’istanza che è stata negata e che ha spinto l’AFI a fare ricorso al Tar, il tribunale amministrativo locale, che si è pronunciato emettendo una sentenza importante:
“Per la prima volta il tribunale amministrativo ha aperto alla possibilità di vedere gli atti del Festival della canzone italiana“, ha spiegato l’avvocato Fabio dell’Aversana, presidente Siedas (Società Italiana Esperti di Diritto delle Arti e dello Spettacolo).
“Pur non pronunciandosi direttamente sulla possibilità dell’ente comunale di mettere a bando la gestione del Festival, perché non era quello l’oggetto del giudizio, mette in chiaro una serie di principi che potrebbero essere richiamati per sostenere questa eventualità”.
Da qui l’appello di Pinuccio: “Perché non chiedete che il Festival sia assegnato con un bando aperto a tutti?“.
Anche Audiocoop, l’Associazione di Coordinamento degli Editori e Produttori Discografici Indipendenti, ha deciso di appoggiare AFI e SIEDAS sull’opportunità di mettere a bando pubblico il Festival di Sanremo.
Audiocoop decide quindi di aderire all’appello di Pinuccio per, si legge nel loro comunicato, una sempre maggiore trasparenza e apertura e per una sempre maggiore opportunità per gli artisti indipendenti ed emergenti. Non solo, chiede anche di ampliare questo bando a tv, digitali terrestri e satellitari, radio e web coinvolgendo cosi magari emittenti diverse e ampliando le opportunità.
Cliccando qui potete vedere il servizio realizzato da Pinuccio per Striscia la notizia.