C’è voglia di musica in televisione. Anche se sul web e nei social l’ombra del Festivalbar, il “Sanremo dell’estate“, la manifestazione storica per eccellenza, continua a incombere, sia il Tim Summer Hits, su Rai 2, che il Cornetto Battiti Live su Italia 1, portano a casa risultati in termini di ascolti più che buoni.
Partiamo subito da questo, dagli ascolti che, come è noto, d’estate scelgo in maniera omogenea.
Tim Summer Hits e Cornetto Battiti Live – Gli ascolti
Il Tim Summer Hits, con alla conduzione Stefano De Martino e Andrea Delogu, ha registrato uno share del 12% nella prima puntata del 30 luglio, parti a 1.578.000 telespettatori, ed è salito al 12,81% nella seconda puntata con 1.613.000 persone sintonizzate.
Il Cornetto Battiti Live su Italia 1 non è stato da meno nella prima puntata (la seconda andrà in onda martedì 12 luglio).1.521.000 spettatori totali, pari al 12.3% di share.
Se per il Tim Summer Hits non c’è metro di paragone con gli anni passati essendo la prima edizione, per il Battiti ci sono cinque edizioni (su 19 totali) andate in onda su Italia 1. Numeri che dimostrano una costante salita per il programma condotto da Alan Palmieri, direttore artistico di Radio Norba che organizza la manifestazione, ed Elisabetta Gregoracci.
Ecco a seguire la media degli ascolti delle precedenti edizioni:
- 2017 958.000 – 5,84%
- 2018 1.003.000 – 6,58%
- 2019 1.477.000 – 8,86%
- 2020 1.438.000 – 8,26%
- 2021 1.453.000 – 10,60%
Per andare a fare un paragone ci sono le sei edizioni del Summer Festival (con davanti Tezeniz, Coca Cola o Wind a seconda dello sponsor), due delle quali andate in onda in anni in cui il Battiti Live era già in onda su Mediaset.
Il Summer Festival era una manifestazione musicale in quattro puntate ideata dalla Fascino di Maria De Filippi e organizzata con Friends & Partners (che è anche dietro il Tim Summer Hits), che veniva registrata in piazza del Popolo. Al suo interno, oltre ai premi per i big anche una gara per gli emergenti che ha visto passare sul palco nomi come Irama, Benji & Fede, Ermal Meta e Federica Abbate.
La kermesse è andata in onda dal 2013 al 2018 e sarebbe dovuta tornare nel 2020, dopo un anno di pausa, se non fosse scoppiata la pandemia.
Questa la media di ascolti delle varie edizioni:
- 2013 2.874.000 – 16,01%
- 2014 3.310.000 16,82%
- 2015 3.007.000 -18,07%
- 2016 2.852 000 – 16,17%
- 2017 2.759.000 – 16,10%
- 2018 2.110.000 – 13,03%
Come potete vedere il programma era partito con ascolti in costante crescita, per poi iniziare una discesa, nel. 2016, che lo ha portato ad arrivare a toccare il 13,03%. Uno share di poco superiore al Battiti Live e Tim Summer Hits che però, a differenza del Summer Festival, non vanno in onda sulla rete ammiraglia, in questo caso Canale 5 che, come è noto per chi segue i dati Auditel, porta a casa sempre qualche punto in più.
E allora, viene da chiedersi, perché nonostante questi dati più che buoni tra social e addetti ai lavori c’è sempre grande nostalgia per il Festivalbar?
Il Festivalbar
Partiamo dal fatto che il Festivalbar, un po’ come il Festival di Sanremo, è una manifestazione storica, nata nel 1964 da un’idea di Vittorio Salvetti, che ha vissuto per più di 40 anni. La manifestazione nasceva da un’idea importante. E questo è sicuramente il primo punto. Nelle attuali manifestazioni musicali manca un’idea forte, il che le rende delle semplici vetrine promozionali per gli artisti con un singolo in rotazione.
L’idea del Festivalbar si basava sull’uso dei Juke Box. Erano le canzoni più suonate in questi enormi giradischi presenti nelle spiagge e in quasi tutti i bar dell’epoca, a determinare la canzone dell’estate.
La manifestazione prende sempre più importanza e, nel 1983, approda sulle reti Mediaset (allora Fininvest), prima su Canale 5, dal 1983, quindi su Italia 1, dal 1989. Alla guida dello show nomi che ancora oggi ricordiamo: Gerry Scotti, Fiorello, Alessia Marcuzzi, Irene Grandi, Claudio Cecchetto, Federica Panicucci, Simona Ventura, Ilary Blasi, Elisabetta Canalis e, in diverse edizioni, Amadeus.
Con il passaggio a Mediaset la manifestazione diventerà itinerante andando a toccare bellissime location in Italia, come l’Arena di Lignano Sabbiadoro e l’Arena di Verona, dove si svolgeva la serata finale. In ogni puntata, come per un vero direttore artistico che si presenti, c’era sempre la presenza di Vittorio Salvetti per le premiazioni.
Premiazioni che con la scomparsa dei Juke Box sono cambiate andando a riconoscere la canzone dell’estate, il disco dell’estate, il tour dell’estate e le rivelazioni della scena musicale italiana. Tantissimi gli ospiti internazionali di grande livello nello show.
Probabilmente oggi sarebbe impossibile da ricreare tutto questo per una questione di budget. Difficile avere i grandi nomi internazionali e potersi spostare per ogni data (anche se il Tim Summer Hits avrà più di una location nella sua prima edizione).
Nel 1998 purtroppo Vittorio Salvetti scomparve e l’eredita dello show passò al figlio, Andrea Salvetti. Dal 2002 gli ascolti iniziarono a calare drasticamente e gli sponsor a mancare. Così quella del 2007 fu l’ultima edizione della manifestazione che vide trionfare Irene Grandi con Bruci la città, brano tra l’altro scartato da Pippo Baudo al Festival di Sanremo qualche mese prima.
E allora cosa manca alle manifestazioni di oggi che fa scattare questo effetto nostalgia nei confronti del Festivalbar?
Come dicevamo qualche riga più su un concept. Qualcosa che dia un senso alle premiazioni, che dia un senso alla manifestazione al di là della vetrina promozionale.
E poi manca un po’ di coraggio, quello che in realtà sta dimostrando Amadeus a Sanremo. Sì, perché Vittorio Salvetti (e a seguire il figlio) era un uomo pronto a osare, a scommettere, a chiamare i grandi della musica italiana ma anche a dare spazio alle nuove realtà da conoscere. Quello che oggi si fa con i rapper e trapper già campioni di streaming e con major discografiche e colossi della musica live alle spalle, lui lo faceva con i Baustelle, Roy Paci e tanti altri nomi amalgamando cast mai scontati.
Oggi questo non avviene più (anche se il Summer Festival ci provò portando volti non noti come Giaime, Canova, Benji & Fede etc… in prima serata). Oggi guardando le canzoni in radio e gli artisti in tour, potremmo già dirvi il cast di tutte le puntate a memoria. Questo è il tassello che manca alle manifestazioni di oggi… premi, un’idea, un po’ di sorpresa e, sopratutto, di coraggio.
Perchè il Festivalbar non tornerà
Nel corso degli anni Andrea Salvetti ha spesso pensato di provare a riportare lo show in televisione. Le sue condizioni sono sempre state che però non fosse tradito lo spirito dello spettacolo ideato dal padre e, di conseguenza, che ci fossero sponsor che potessero garantirne la qualità e, la modalità itinerante. Il primo tentativo risale addirittura al 2009, a due anni dalla chiusura. Salvetti Jr avrebbe voluto anche coinvolgere Maria De Filippi in questo ritorno ma alla fine non se ne fece nulla.
Nell corso degli anni Andrea Salvetti è stato contattato sia dalle televisione che dalle radio (in primis pare Rtl 102.5, prima che desse vita alla sua manifestazione, il Power Hits Estate). Il figlio del grande Vittorio non ha mai voluto cedere il marchio ma nemmeno darlo in uso. I motivi?
Probabilmente non avere un controllo su una manifestazione su cui ha sempre deciso la famiglia, non avere la garanzia dei giusti investimenti e, forse, la paura che potesse diventare una semplice vetrina promozionale guidata dagli interessi di radio, agenzie di live o discografiche.
Per questi motivi, probabilmente, non rivedremo per i prossimi anni il Festivalbar in televisione.