Francesca Trissati è una giovane artista originaria di Tivoli e il 24 novembre è uscito Mille Pensieri, il primo singolo realizzato per la storica etichetta romana Twilight Music che anticipa l’album Un Lungo Viaggio che sarà disponibile dal primo dicembre.
Laureata in archeologia, ha coltivato sin da piccola la passione per la musica grazie al padre, collezionista di dischi, e al fratello, apprezzato chitarrista con il quale ha sviluppato la passione per lo strumento e la composizione.
L’etichetta romana Twilight Music ha deciso di scommettere in lei e le ha affidato un team di produzione di tutto rispetto composto da Massimo Zuccaroli, Paolo e Pietro Micioni (in passato al fianco di Tiromancino, Niccolò Fabi, Gazebo, Marina Rei, Banco del Mutuo Soccorso) che hanno realizzato il progetto con il supporto della SIAE nell’ambito dell’iniziativa S’Illumina – Copia Privata per i giovani, per la cultura 2016.
Il sound proposto da Francesca Trissati ha rimandi nel rock anni ’90 e nel cantautorato femminile di quel periodo.
L’album Un Lungo Viaggio uscirà su tutte le piattaforme digital il primo dicembre e sarà composto da 8 tracce con venature rock che ricordano Carmen Consoli, Cristina Donà e Nada. Un album che è una dimostrazione delle potenzialità della cantautrice di Tivoli che lo descrive così:
“Un Lungo viaggio è un concept album in cui ho cercato di affrontare tutti i miei demoni personali facendo pace con le parti di me che non riconoscevo, rifiutandole. Questo è il filo conduttore degli 8 brani presenti nel disco. Ognuno di essi rappresenta una tappa precisa di questo lungo viaggio che culmina con l’esperienza di ritrovare se stessi che è un po’ come tornare a casa. Ripercorrendo queste tappe si manifesta così la necessità di affrontare tematiche come in ‘Mille pensieri’ quali il senso di inquietudine che spinge da dentro e ci da la impulso per un cambiamento. ‘Nigredo’ che invece rappresenta proprio quel periodo di intenso smarrimento che lascia intravedere che qualcosa sta cambiando. Lo stesso titolo Nigredo è una parola latina che vuol dire oscurità. Si tratta dell’oscurità che precede il ritrovare i propri punti fermi. Il viaggio continua in ‘Capovolgi la realtà’ che tratta dei limiti e le convinzioni erronee che ognuno di noi si costruisce e che rallentano la strada verso noi stessi e verso l’altro. Legato al rapporto con l’altro come specchio di noi stessi è invece il brano ‘Abili simmetrie’. Ho ritenuto importante parlare anche delle gabbie che ci costruiamo da soli e che ci tengono ancorati al passato impedendoci di vivere il momento presente in ‘Un’Esistenza artificiale’. L’intento del disco è quindi di dare un messaggio positivo di accettazione se stessi cosi’ come siamo come unica via per riconnettersi con la parte più autentica di ognuno di noi, arrivando proprio alla fine di questo ‘lungo viaggio’ ad un ritorno a casa metaforico.”