francesco gabbati, “dalla tua parte”: GUIDA ALL’ASCOLTO
Francesco Gabbani, così vengono raccontati i brani contenuti nell’album Dalla Tua Parte…
VENGO A FIDARMI DI TE
In una società che ci allontana sempre di più da noi stessi, dove siamo influenzati dai media e ci sentiamo estranei alla nostra stessa vita, questo brano cerca di trovare delle risposte, o almeno di porre le domande giuste.
Propone la necessità di fermarsi, ascoltare e riprendere a pensare. Vuole risvegliare il nostro senso critico e aiutarci a riprendere il controllo della nostra vita, per uscire dal silenzio che ci circonda e ricominciare a dialogare sinceramente con gli altri, senza filtri o barriere, trovando in loro una parte di noi stessi.
VIVA LA VITA
Chi siamo? Qual è il nostro ruolo su questo pianeta, in questo universo? Qual è il senso della nostra esistenza?
Davanti a queste domande, fondamentali, noi esseri umani pensanti siamo tutti uguali: abbiamo paura!
La vita non ci fornisce le risposte in modo diretto. E allora ci barcameniamo alla ricerca di uno scampolo di verità, raccontandoci talvolta delle bugie, cercando il senso nell’arrivismo materiale, nella realizzazione sociale: “io sono io perché penso, dico, faccio e possiedo questo”.
Ma è solo un’illusione, un tappeto sotto il quale nascondere la sofferenza del “non sapere”.
E allora Viva la Vita prova a suggerire l’antidoto: accettare serenamente di non sapere ed essere grati all’esistenza in quanto tale, così com’è, e fino a quando durerà.
Cartesio diceva : “Cogito ergo sum”, esisto perché penso. Viva la Vita dice: “Spiro ergo sum”, esisto perché respiro. E se respiro, insieme a te, sono ancora più consapevole, grato e vivo.
BABELE
Il brano nasce da una riflessione sul potere della volontà e della presa di coscienza, dando voce a un processo di liberazione interiore.
Il brano racconta un “suicidio metaforico“, in cui l’individuo si stacca definitivamente dai ruoli imposti, dai credi, dalle ideologie e dalle vocazioni che lo hanno limitato per troppo tempo.
È un atto di ribellione contro le convenzioni sociali e le forzature esterne, un grido di libertà in cui si afferma l’autenticità dell’Io per ritrovare la forza di essere se stessi.
LA LEGGEREZZA
La semplicità del quotidiano, i piccoli gesti e le azioni che diamo per scontate sono quelle che rimangono vivide nei ricordi e nel nostro vissuto, quelle che, senza esserne consapevoli, hanno plasmato la nostra crescita.
Quando l’oscurità sembra prendere il sopravvento sul nostro stato d’animo e il cuore si fa pesante come un macigno, la soluzione migliore per non rimanere oppressi è la leggerezza.
Leggerezza significa vivere le cose con ironia e trarre il meglio dal peggio, anche quando quest’ultimo sembra prevalere. Molto spesso, tuttavia, è difficile raggiungere da soli questo tipo di consapevolezza ed è lì che entrano in gioco gli altri. Quando si è circondati da persone positive, è molto più semplice trovare questo tipo di sollievo.
In tal senso la leggerezza è alla base dello stare insieme, perché – di fatto – ci avvicina all’altro, ci aiuta a sentirci parte di una comunità, a tessere il filo dell’empatia e della solidarietà. Ci porta ad uscire dall’indifferenza e ci permette di provare il piacere di sentirci connessi da relazioni anche sottili. Leggere, ma non per questo meno profonde.
PENSIERI
Questo brano racconta il coraggio e la forza che ci vogliono, a volte, per affrontare se stessi, lasciandosi andare per ritrovarsi.
È nata dall’osservazione di un adolescente perso tra dubbi e insicurezze, un ragazzo che si sente invisibile in un mondo che corre troppo veloce per accorgersi delle sue paure, del suo bisogno di essere semplicemente visto.
La canzone vuole dunque essere un abbraccio che invita a guardarsi dentro, a dare un nome ai propri dolori, ad accoglierli senza timore né vergogna, provando ad ascoltare il peso dei pensieri che opprimono, lasciandosi avvolgere dall’abbraccio di chi ci vuole veramente bene.
È una riflessione che parte da un adolescente, ma ha l’ambizione di avere un respiro universale, perché la fragilità non conosce età.
Il mondo gira anche senza di noi, ma è proprio affrontando il nostro buio che possiamo trovare la motivazione per ricucire le ferite del tempo e incontrare nuovamente la luce.
AL DI LÀ
In tutta questa “confusione” abbiamo per fortuna ancora gesti semplici da fare.
Sulla linea immaginaria tra il bene e il male, mentre ci dondoliamo con sotto l’abisso, tra l’apocalisse e la porta di casa, tra la nevrosi e il nirvana, non ci resta che baciarci.
COSÌ COME MI VIENE
Questo brano ricorda il potere delle canzoni, che vengono a prenderci nel traffico dei pensieri e ci portano via, ci fanno fischiettare, oppure ballare.
Tutti dovremmo avere una canzone da cantare a braccia spalancate sul palco di Sanremo. Una canzone semplice e bella, senza pretese, senza senso, da cantare così come ci viene, che non faccia troppo pensare, ma solo stare bene.
FRUTTA MALINCONIA
Viviamo in uno scenario che, tendenzialmente, ci porta a desiderare quello che non abbiamo ed essere quello che non siamo.
Per vivere il presente con intensità emotiva non ci resta che crogiolarci in una malinconia terapeutica, nei ricordi belli e brutti, ma che rendono vere le emozioni del momento.
Citando il grande autore Gabriel García Márquez: ciò che conta nella vita non è quello che ti succede, ma quello che ricordi e come lo ricordi.
TUTTI TUTTO
Nella ricerca dell’equilibrio tra giusto o sbagliato, l’etica sociale e la morale soggettiva, chi siamo e come ci vedono gli altri, le scelte che segnano il nostro percorso, i rimorsi e i rimpianti, le aspettative e le rinunce, Tutti Tutto prova a ricordarci quanto sia relativo il concetto di perfezione.
Ed ecco che, senza dare una soluzione, propone la propone la provocante domanda: ”Ti senti imperfetto di fronte al giudizio degli altri individui o accetti interiormente di essere perfetto così come naturalmente sei?”.
MODIGLIANI
La canzone Modigliani prova a fare il punto su ciò che di inafferrabile succede nella vita, come l’amore, l’odio, il peccato, il perdono e il gioco della fantasia, che si fa gioco di qualunque avvenimento possa accadere.
Per farlo, il cantautore trasforma l’inafferrabile in una realtà inaspettata, dove tutto è concesso, affinché il cuore, complesso più che mai, vada finalmente a far vita nella mente e nel ventre dell’amore.
Foto di copertina a cura di Chiara Mirelli