Il Premio Letterario – Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che ogni anno si celebra a Santa Margherita Belìce, terra del Gattopardo in provincia di Agrigento, quest’anno arriva alla XII Edizione.
L’etico-politico che lega premiati e ospiti, fa da cornice e conduttore a un intenso percorso letterario e culturale che intreccia storia locale, messaggi di pace, convivenza dei popoli, storie senza tempo intrise di vita, coraggio, forza.
Quest’anno la manifestazione ha avuto un ospite d’eccezione: Franco Battiato.
Vincitrice di questa edizione è la svizzera Fleur Jaeggy, che si aggiudica il riconoscimento con l’opera dal titolo Sono il fratello di XX (Adelphi). La Jaeggy, legata da una profonda amicizia con il maestro Franco Battiato, è stata elogiata e premiata dal sindaco del paese, Franco Valenti, tra emozione e timida compostezza, ricordando il valore di una terra, la Sicilia, a lungo martoriata ma pronta a rinascere nel migliore dei connubi, quello tra letteratura e musica.
Un viscerale parterre di ospiti siciliani ha dato spessore alla cerimonia di premiazione che si è svolta sabato 8 agosto nella splendida Piazza Matteotti a Santa Margherita di Belìce.
L’attore Luigi Lo Cascio (I Cento Passi, La Meglio Gioventù, Buongiorno Notte, Baarìa…) ha recitato alcuni frammenti tratti dal romanzo Il Gattopardo, un momento di religioso coinvolgimento che ha ha condotto il composto e numeroso pubblico verso il momento topico: la performance musicale del maestro, Franco Battiato.
Visibilmente segnato da una febbre improvvisa, Battiato porta in scene una breve ma struggente panoramica del suo erudito e smisurato repertorio per celebrare la bellezza della sua terra. Un Irresistibile Richiamo, Lode All’Inviolato, Passacaglia, Stati Di Gioia, Stranizza D’ Amuri… ogni nota è un tributo alla magia del paese.
L’artista pò tentenna, “scusate, ieri avevo la febbre a 40… mi hanno costretto a esserci“, scherza con delicata attenzione con il pubblico che elegantemente sostiene l’artista visibilmente provato ma impeccabile nella statica posa plastica che accompagna il suo timbro inconfondibile.
Ma Battiato è un vero fuori classe, riprende la sua breve esperienza musicale con un paio di brani. La Cura è il momento che tutti aspettano e arriva e la magia dell’evento sfiora il misticismo, quello quantistico e mutevole che muove le corde della filosofia “estesa” dell’artista siciliano.
Battiato fa un passo verso la piazza, saluta, ringrazia, sparisce tra gli applausi e i complimenti urlati, sempre con compostezza.
Serena Autieri, presentatrice della cerimonia, ringrazia tutti i presenti e, con un sorriso che non dimentichi, chiude un evento dal sapore internazionale al quale, noi di All Music Italia, non potevamo mancare.
Articolo e foto di Giuseppe Mazzola per All Music Italia