Si è conclusa la XXVI edizione di Musicultura, evento che è diventato negli anni un appuntamento di prestigio e supporto alla giovane musica d’autore del nostro paese. Un lungo percorso che si è ultimato con le serate finali presentate allo Sferisterio di Macerata da Fabrizio Frizzi che, tra grandi ospiti ed esibizioni destinate a rimanere nella memoria, ha decretato il trionfatore tra gli 8 vincitori arrivati alla fase finale dopo una lunghissima selezione (leggi anche QUI e QUI).
È Gianmarco Dottori il vincitore assoluto, che oltre all’onore si è aggiudicato il Premio UBI (con relativo assegno da € 20’000 Euro) grazie al brano Dannata Felicità, un pezzo capace di conquistare il pubblico grazie alla tensione emotiva del brano splendidamente resa dal talento di Gianmarco, che ne ha decretato la vittoria con un consenso plebiscitario.
GIANMARCO DOTTORI – DANNATA FELICITA’
Una vittoria da vero outsider per Gianmarco Dottori che aveva guadagna un posto fra gli 8 vincitori essendo il primo degli esclusi nella graduatoria del Comitato Artistico, “ripescato” dato che il gruppo dei Turkish Cafe’ era stato selezionati sia attraverso Facebook che dal Comitato Artistico.
Un nuovo grande risultato per il cantautore romano, noto al grande pubblico per la partecipazione all’edizione 2014 di The Voice, dove ha fatto conoscere il proprio stile nella squadra capitanata da Noemi.
Sempre da The Voice, ma dall’edizione 2015 appena conclusa, arriva anche la vincitrice della targa della Critica, che ha il volto ormai popolare della giovane cantautrice piemontese Chiara Dello Iacovo, capace di aggiudicarsi il premio della critica con la sua Soldatino, che ha così commentato: “Sto vagando nell’ineffabile in questo momento, sono veramente onorata”.
CHIARA DELLO IACOVO – SOLDATINO – VIDEO
Il commento alla vittoria di Gianmarco Dottori è n auspicio al sostegno della musica emergente che trova spazio a Musicultura:
“Grazie Sferisterio, a voi tutti chiedo non lasciateci soli, continuate a sostenere chi sale su questo palco”
Queste le parole dell’artista 32enne al termine di una serata ricca di emozioni, dove tra le esibizioni dei giovani vincitori hanno trovato spazio una partecipazione di Roberto Vecchioni da standing ovation, che ha fatto alzare le oltre tremila persone presenti al Festival, dopo aver assistito alla sua performance in coppia con la cantautrice catanzarese Francesca Prestia in un duetto inedito in lingua calabro greca sulle note di Agàpi pirìa tu Thiù, oltre a presentare il meglio del suo ricco repertorio con L’ultimo spettacolo, Io non appartengo più, Piccolo amore, Lettere d’amore, Figlia per chiudere poi l’esibizione con l’immancabile Luci a San Siro.
Di grande intensità anche la performance di Brunori Sas, che ha suonato le sue Arrivederci tristezza e Come stai, oltre a dedicare un omaggio a Sergio Endrigo, con Via Broletto.
Sul palco di Musicultura anche la splendida voce di Syria che ha portato il sole sul palco cantando i brani Sonho di Mina e Sempre di Gabriella Ferri, riportando l’atmosfera del suo spettacolo teatrale dedicato alle grandi voci femminili, Bellissime, per poi proporre un duetto con Amara, rivelazione tra i giovani a Sanremo 2015, sulle note di C’è tempo di Ivano Fossati, replicando l’intenso risultato che le aveva premiate al recente evento Donne InCanto.
Nel corso della serata Amara ha poi catturato l’attenzione del pubblico dello Sferisterio con la sua voce calda e intrigante presentando due brani del suo album d’esordio: Giorni e Credo.
Uno spettacolo riuscito e degno, per un appuntamento ormai storico nella scena musicale italiana e che, nemmeno il tempo di finire, lancia l’appuntamento alla XXVII edizione che il prossimo anno tornerà con l’obbiettivo di scrivere nuove pagine di storia della canzone popolare e d’autore.