gIANMARIA I Bambini testo e significato del nuovo singolo dell’artista rivelazione della scorsa edizione di X Factor.
Il cantautore si è distinto per la capacità di raccontare con una sensibilità unica il mondo attorno a sé ( come nei I suicidi) tanto quanto quello che si agita nella sua testa, come in gran parte delle canzoni del suo primo album, Fallirò uscito lo scorso gennaio per Sony Music Italy.
Ora, dopo aver lanciato durante l’estate il singolo Non dovevo farlo e aver collaborato con Close Listen e Side Baby in Amore Spray, gIANMARIA torna a imprimere su musica una storia nel nuovo singolo, I Bambini, fuori da venerdì 21 ottobre.
giANMARIA I BAMBINI SIGNIFICATO del brano
Nei giorni scorsi l’artista ha pubblicato un video dove un bambino, petto nudo e lunghi capelli al vento, corre in un prato. Ad accompagnare il post queste parole:
“Le radici profonde non gelano. Quando sei bambino assorbi ciò che hai intorno. La terra, la famiglia, le stagioni.
C’è chi vuole plasmarci, spostarci, ma ci vuole cura, devono prima liberare le nostre idee“.
Nella giornata precedente al lancio del singolo gIANMARIA ne ha svelato il titolo così:
“Siamo uniti nella parte più profonda e in quella più superficiale. I bambini più alti fissano il mondo e il futuro gli sembra più vicino, lo affrontano uniti anche se non sanno cosa li aspetta.
‘I Bambini’, il mio nuovo singolo, fuori stasera a mezzanotte.“
Questa volta nel video che accompagna il post il bambino che corre, lo stesso del video precedente, non si lascia alle spalle un bosco ma una città e il paesaggio in cui corre è il quadro perfetto di come la natura cambia quando arriva l’uomo . Un brano che cita nel testo anche uno degli elementi che hanno fatto tantissimi danni nel corso degli anni, l’amianto.
gianmaria I bambini testo e audio
(di Gianmaria Volpato, Antonio Filippelli, Gianmarco Manilardi, Nicolas Biasin
Prod. ntonio Filippelli, Gianmarco Manilardi, Nicolas Biasin)
I bambini più grandi giocano a saltare dal tetto
ai bambini più piccoli manca ancora un po’ di tempo
se in quella famiglia smettono di far figli è meglio
anche se il sonno del vicinato ormai è già stato perso
I bambini più grandi già stanno sul campo
i più piccoli al caldo
è mattina e non so che notizie staranno
al giornale del bar
ed è strano che sia così freddo
che nelle strade ci sia silenzio
se ieri c’erano i bambini al centro del piazzale
che oggi è deserto
Mi sono solo trovato di qua
ho voluto fermarmi tre notti
ed ho visto un comune felice
coi padri distratti presi dai loro campi
che han fatto come dice Dio
l’unico amico con cui parlano
e non mi guardavano, guardavo io
il giorno come se lo passassero
Sulla pelle ostinata lo vedi un futuro
quale futuro?
si respira l’amianto che si scioglie al caldo
due gambe stanche reggono il futuro
quale futuro?
c’è un solo sentiero tra i campi di grano
I bambini più grandi c’avevano un piano
e stavolta quel piano era una cosa grossa
non so bene chi sia stato il primo a pensarlo
altrettanto il secondo che gli ha dato corda
(altrettanto il secondo che gli ha dato corda)
Quei bambini non sono mai stati in un cinema
mai bevuto una bibita o visto un’alternativa
a un paese di minchia
che gli ha chiuso la vista
l’erba respira quando la falciano
è il contatto più forte che han con la vita
e il mio cuore forse ha ritrovato
un battito, in un luogo a se
è un’altra partita
I bambini si son ritrovati di notte
la campagna era secca, non pioveva mai
soprattutto d’estate era tutto perfetto
un paio di fiammiferi e tanica a testa
bastavano per bruciare tutto
scappare verso il centro città
gli avrebbe dato un altro futuro
Sulla pelle ostinata, lo vedi un futuro
quale futuro?
si respira l’amianto che si scioglie al caldo
due gambe stanche reggono il futuro
quale futuro?
c’è un solo sentiero tra i campi di grano
Sulla pelle ostinata, lo vedi un futuro
quale futuro?
si respira l’amianto che si scioglie al caldo
due gambe stanche reggono il futuro
quale futuro?
c’è un solo sentiero tra i campi di grano
Foto di copertina di Enrico Luoni CAPITANO