“La cosa brutta del buio è che è gelido. Perché mi viene un freddo mai sentito. Mi abbraccio con la felpa, scendo e suono alla prima porta che trovo. È primavera, pare, c’è un ciliegio che sembra bianco… è un ciliegio? Non so cosa sia un ciliegio ma sicuramente fa le ciliegie quando i fiori se ne vanno. Forse anch’io sono un ciliegio. Mi arrampico dentro di me per salire su, per vedere il cielo più vicino…”
Con questa frase estratta dal libro Cazzi miei in uscita oggi 22 novembre, viene lanciata l’autobiografia di Gianna Nannini.
Per la prima volta la cantante più rock e anticonvenzionale del panorama musicale italiano si racconta senza censure ne filtri raccontando la storia della sua vita ma sopratutto quella della sua carriera, un percorso iniziato nel 1976 con la firma del suo primo contratto discografico, fatta di grandissimi successi in tutta Europa ma anche di cadute nel vuoto, sopratutto quello interiore. Un “viaggio all’inferno che si racchiude in una delle frasi del libro: “Forse non sono nata, sono solo morta e non lo so.”
Gianna Nannini, che nei prossimi giorni uscirà anche con la Tour Edition del suo Best of, Hitstory, ha incontrato sabato scorso il suo fan club per raccontare a loro per primi il perché della necessità di scrivere e far uscire questa intensa autobiografia nei negozi per Mondadori al costo di 18 euro.