Con un post sui social Giorgia ha annunciato l’uscita di una speciale ristampa del suo album d’esordio, che proprio quest’anno spegnerà 30 candeline.
E nel farlo ha ripercorso un po’ questi tre decenni, riflettendo su quanto alcune cose in questo arco di tempo siano completamente cambiate, mentre altre non lo sono affatto.
“A parte il fatto che 30 anni sono volati con la velocità di un battito di ciglia e che l’unica cosa invariata nella foto sono le scarpe, che vanno ancora di moda, vorrei dire a chi ha 20 anni che: è vero che le sopracciglia tolte a un certo punto non ricrescono più e che con l’età il naso aumenta di volume.
E poi, a parte il fatto che non abbiamo neanche trovato le pellicole originali di questa copertina, tanti sono gli anni che sono passati e che non c’era photoshop, altrimenti non avremmo lasciato lo scotch sotto le scarpe, il capello ribelle o la piega sul viso che poi, a saperlo, quante ne sarebbero arrivate di pieghe!
Ma Sony Music Italy ha pensato di ristampare il mio primo disco, motivo per il quale ringrazio il presidente Andrea Rosi, e di farlo soprattutto in vinile, che trent’anni fa era considerato un supporto ormai superato.
Non amo troppo celebrare il mio passato, ma ci tengo a celebrare chi, in trent’anni, ha cantato con me da ‘E poi’… in poi. Grazie, ci vogliamo bene e questa è l’unica cosa che resta.
Non sto a dire quanto, con dolore o gioia a seconda dei casi, si cambi nel tempo, o quanto il tempo ci cambi, perché lo sappiamo e chi non lo sa lo saprà da sé al momento giusto. Del resto ce lo leggiamo in viso e ci portiamo sempre tutto dentro, alla ricerca di una luce che illumini il tragitto“.
GIORGIA FESTEGGIA I 30 ANNI DEL SUO ALBUM D’ESORDIO
Sempre sui social, Giorgia ha pubblicato la copertina originale dell’album e anche una rielaborazione a cura di suo figlio Samuel, commentandole così:
“La prima è la copertina originale (trucco, parrucco e styling li feci da sola e si vede! La foto è di Paolo Scarfò); la seconda sono io che firmo felice di non aver usato il cognome in arte, poiché ci avrei messo il doppio del tempo, che è sempre poco; la terza è una rielaborazione di Samuel, che trent’anni fa era appena un sogno nell’eternità”.
In chiusura, la cantante ha poi ringraziata chi ha attraversato insieme a lei questi primi trent’anni di musica:
“Un grazie a Marco Rinalduzzi e Massimo Calabrese, i produttori e compagni di musica e vita di quegli anni indimenticabili, e insieme a loro quelle persone preziose che ci hanno creduto.
Un grazie di oggi a Massimo Recine. Grazie a chi c’era e ancora c’è, e pure a chi no. E alla musica, che cura l’anima e tutte le sue pieghe.
Uscirà il 26 aprile e da lì sarà, di nuovo, nelle vostre (sempre) giovani mani“.
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