Giorgia Tour. Nel panorama musicale italiano sono pochi gli artisti che, con il semplice nome proprio, possono vantare il richiamo assoluto all’identità popolare. Se poi aggiungiamo che tale riconoscimento va a braccetto col consenso, il risultato è per l’appunto Giorgia.
25 anni di carriera, dieci album in studio che hanno segnato e accompagnato un’intera generazione (e qualcosa in più) scandendo la parte più emotiva e cerimoniale del bel canto.
L’undicesimo album in studio, Pop Heart (pubblicato lo scorso 16 novembre 2018 da Sony Music e anticipato dal singolo Le Tasche Piene Di Sassi), è un’antologia, garbata e incisiva, di quel Pop “consensuale” che Giorgia annovera tra le (sue) più grandi ispirazioni e aspirazioni.
Jovanotti, Eros Ramazzotti, Elisa, Tiziano Ferro, Zucchero, Vasco Rossi, Whitney Houston, Donna Summer, Madonna… Giorgia presta anima e voce a grandi gemme che compongono la corona indiscussa della musica di massa.
Lo fa con stile, il suo, talvolta con l’ausilio di colleghi (Ramazzotti, Elisa, Ferro) che, insieme, rispolverano le pagine di una storia che, la stessa Giorgia, ha contribuito notevolmente a costruire.
Il disco, ovviamente, Pop Heart è anche un tour nei più importanti e prestigiosi palchi italiani.
Pop Heart Tour, un ambizioso concept storico/musicale che, nei mesi di Aprile e Maggio, ha permesso a Giorgia di sperimentare l’arte dell’intrattenimento popolare nel senso più accademico e liberatorio del suo potenziale.
Inutile e scontato scrivere dei sold out, ripetuti e perpetuati anche nella seconda Leg, il Pop Heart Summer Nights, (organizzato da VIVO Concerti) partito il 2 luglio da Genova e approdato subito dopo nel capoluogo siciliano.
Quella che vi racconto, per immagini e scaletta, è la tappa di Palermo, ospite del prestigioso Teatro di Verdura, gremito ai limiti del Sold Out da mesi.
Lo spettacolo è un’elegante e a tratti hollywoodiana giostra di luci, video, frame futuristici e contaminazioni sonore.
La regola del paradosso e della collisione converge nella struttura musicale, che coniuga la più ricercata commistione di sonorità classiche perfettamente plasmate con (ri)arrangiamenti sul baratro dello sperimentale.
Il risultato è una lunga (oltre 2 ore e mezza) lezione di storia della cultura POP, che cita gli insegnamenti pionieristici dei grandi maestri (le onde laser verdi con nuvole in ologramma tanto care a Michael Jackson nel suo storico Dangerous World Tour 1992/1993 per esempio), fonde l’accademismo musicale con le ritmiche persistenti di un DJ Set degno della movida più hot, in puro contesto SUMMER.
Se non fosse che Giorgia ha scelto soltanto (?) 15 brani per comporre Pop Heart, azzarderei che un secondo album di canzoni degne di un manuale a tema, sarebbe stato (e dovuto) composto da opere tratte dalla sua discografia.
E non è un puro caso se lo spettacolo si snoda fra i virtuosismi di Donna Summer, le intensità sviscerali di Pino Daniele (al quale rende degno e sentito tributo), le astrazioni di collidenti musicisti poliedrici, le fattezze scolastiche visive Jacksoniane (mozzafiato gli abiti di paillettes e Swaroski che ci consegnano una Giorgia un pò retro un pò spacewoman fra luci soft e giochi laser proiettati sulla platea)… e poi le audacità di Giorgia stessa.
Una trentina di pezzi aiutano a comprendere come Giorgia sia la completezza per antonomasia.
Lo spettacolo/concerto cita la musica leggera, il jazz, l’R&B, la Disco Music, il Rock (da brividi gli assoli di Anna Greta Giannotti), il soul ricercato e decantato nelle sue maestri vocali… e non manca la dance alla console di Mylous Johnson (oltre che batterista della band), il basso di Sonny Thompson, la poesia al pianoforte del maestro Jacopo Carlini, le tastiere super Pop di Fabio Visocchi e le insostituibili voci ai cori di Diana Winter (anche chitarrista) e Andrea Faustini, con i quali duetta nel corso della serata.
Dopo 2 ore e mezza di Giorgia, laser e Pop, rimane una grande consapevolezza fatta di frasi fatte costruite sulla sua discografia: che dopo averla vista sul palco credo nei miracoli, che questa grande donna è uno Spirito Libero… che è il (suo) Pop che conta.
E a conti fatti, di questa grande lezione/celebrazione Pop, Giorgia supera l’esame con a pieni voti… cosa aggiungere, un amore da favola!
A voi scaletta della data di Palermo e Gallery esclusiva per i lettori di All Music Italia. e, a seguire, le foto della serata.
- Le Tasche Piene Di Sassi
- Gli Ostacoli Del Cuore
- Sweet Dreams + Mal Di Terra
- Quando Una stella Muore
- Vanità
- Come Neve
- Credo
- L’Eternità
- Pregherò
- Guitar Solo + Dune Mosse
- DJ Set + Il Mio Girono Migliore / La Mia Stanza / Spirito Libero
- E Poi
- Come Saprei
- Strano Il Mio Destino
- Un Amore Da Favola
- Girasole
- I Wanna Dance With Somebody (A Cappella)
- I’m The Only One
- Di Sole E D’azzurro
- Vivi Davvero
- Chiaraluce
- Non Mi Ami
- Stay
- Io Fra Tanti
- Oronero
- Anima (Tributo A Pino Daniele)
- Tu Mi Porti Su
- I Will Always Love You
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