E’ uscita la nuova raccolta di poesie di Giulia Anania L’amore è un accollo. Si tratta di un progetto nel quale la poliedrica artista utilizza la lingua romana per descrivere una realtà immaginata, ma allo stesso tempo profondamente vivida.
Poesie Quasi Romantiche è il sottotitolo del progetto la cui prefazione è curata da Carlo Verdone.
Erotiche e ironiche, tenere e al tempo stesso sferzanti, innamorate persino nella disillusione e dolci anche quando piangono e, nel sorridere, riflettono, commuovono e feriscono…
Così sono le parole cantate da Giulia Ananìa: romane come la lingua universale che fu di Pier Paolo Pasolini e di Gabriella Ferri, stradaiole per vocazione girovaga di un’autrice dalle radici capaci di estendersi da Trastevere a Bombay; e, come uno scalpello, capaci di cesellare in un tempo via via crudele e indifferente quegli attimi di assoluto stupore a cui si dà il nome di Poesia.
“E te proprio mo’ te siedi qua
co’ sti dia- manti nella bocca
bello come uno zingaro
che già lo so che me darà la sola!
Come è che
te chiami stavolta? Qual è il tuo nome d’arte?
Marta? Federico? Carlotta?
Vabbè è inutile che te cerchi un nome
te chiami Amore”
GIULIA ANANIA L’AMORE È UN ACCOLLO
“Giulia mi sembrava quella che ho spesso cercato e non ho mai trovato.”
Queste le parole di Carlo Verdone, che in una riga descrive il progetto di Giulia Anania.
La poliedrica artista, firma di numerosi brani importanti e ideatrice di eventi e iniziative su tutto il territorio nazionale, ha scritto poesie
interpretate anche da grandi nomi del cinema e del teatro.