I cantanti italiani si stringono attorno al dolore per la scomparsa di Giulia Cecchettin.
Per sette giorni l’Italia intera è rimasta col fiato sospeso per la storia di Giulia scomparsa con l’ex fidanzato Filippo. Lui non accettava di essere stato lasciato, non accettava che lei stesse raggiungendo i suoi obiettivi (avrebbe dovuto discutere la tesi di laurea qualche giorno dopo la scomparsa), non accettava che non potesse essere sua.
E così l’ha portata via con sé scappando in paesi e strade sterrate. l’ha uccisa con diverse coltellate alla testa e al collo e lei ha tentato di difendersi fino alla fine. Poi l’ha lanciata giù da un dirupo pensando che non sarebbe mai stata trovata. Voleva questo Filippo, che di lei non ci fosse più traccia.
Si è sperato tanto in questi giorni ma questo è stato il triste epilogo, l’ennesimo femminicidio, più di 80 nel 2023, un numero superiore all’anno precedente, uno ogni quattro giorni in media. E un paese e una classe politica che non trovano il modo di arginare questa carneficina.
Serve educazione per le nuove generazioni, ma per quello ci vorranno anni, nel frattempo fa fatto qualcosa perché non ci siano più sogni spezzati.
Il mondo della musica italiana nella giornata del 18 novembre, appresa la notizia della morte di Giulia, ha speso parole per lei. Parole tristi ma soprattutto piene di rabbia e di esasperazione perché, basta, non se ne può più.
Parole che sono arrivate da artiste donne ma anche da diversi artisti uomini. La costante che continuiamo a riscontrare e di cui abbiamo già parlato in questo articolo di Monica Landro, dopo l’episodio dello stupro di gruppo di Palermo, è che sono gli artisti giovani a latitare nel postare parole di indignazione per questi episodi che hanno come protagonisti loro coetanei.
Gli artisti giovani (non tutti, ma troppi) si limitano a condividere post e immagini slogan, ma non riescono a manifestare rabbia e indignazione mentre è da loro che dovrebbe partire la sensibilizzazione più grande, attraverso i social e verso altri giovani come loro.
Eppure c’è sempre questa triste sensazione che non si voglia “sporcare” il feed di Instagram, questa cosa che il dolore e le cose brutte se non le guardi e non ci pensi, forse non accadono. E invece no, continuano ad accadere.
Tra i giovani che hanno scritto ci hanno colpito le parole di Nayt:
“Lascio questo post qui per un po’, scritto di getto, perché sento che il silenzio su certi argomenti mi inizia a diventare troppo complice. i temi che dobbiamo affrontare oggi come società sono la mancanza di riconoscimento, l’incapacità di guarire il dolore e di conseguenza di gestire i nostri sentimenti. noi come esseri umani abbiamo il compito di scoprire cos’è l’amore.
diffondere questo sapere. quando un uomo uccide una donna perché non in grado di essere umano, la sconfitta è di tutti. dobbiamo parlarne. non basta inserire una materia sull’educazione sentimentale a scuola, dobbiamo muoverci collettivamente verso il riconoscimento di sé e dell’altro, dobbiamo aver voglia di smettere di soffrire, rispondere con “non so come si fa” e fermarsi a questa risposta non è più accettabile.
io non voglio che una mia amica debba avere paura e non voglio vedere un mio amico diventare un mostro. se anche oggi abbiamo perso, parlarne e ragionare su come colmare questa grande mancanza che abbiamo, potrebbe, perlomeno, non rendere vana l’ennesima sconfitta.“
Nella pagina a seguire abbiamo voluto raccogliere alcuni dei messaggi lasciati da cantanti italiani per Giulia Cecchettin e su quanto le accaduto. Messaggi di artiste donne ma anche di tanti artisti uomini.
Con un ultimo, quello di Arisa, che forse è quello più duro, ma sicuramente getto da una profonda sofferenza. Un pensiero con una frase finale che forse farà discutere ma ci auguriamo sempre nel rispetto delle idee di tutti.
Cliccate in basso su continua per leggere i messaggi postati da alcuni dei cantanti italiani. La redazione di All Music Italia si stringe al lutto e al dolore della famiglia di Giulia.