Sabato, l’ultimo singolo di Lorenzo Jovanotti Cherubini è stato subito un grande successo, sia radiofonico, sia di pubblico e DeeJay che si sono sbizzarriti con gli oltre 200 remix.
Ma quello che non ti aspetti è che un pezzo grosso della musica italiana di nome Giuliano Sangiorgi, leader e frontmen dei Negramaro, imbracci la sua chitarra, ne faccia una personalissima versione acustica e la mandi via messaggino all’autore che la pubblica sul web accompagnata da un lungo post/lettera/ringraziamento.
Ecco le parole di Jovanotti e, a seguire, il video di Sabato nella versione di Giuliano Sangiorgi.
stamattina mi sono svegliato e ho trovato questo videomessaggio di Giuliano nel cellulalare:
Giuliano Sangiorgi, mio fratello di musica, compagno di un sacco di notti a fare molto tardi.
Anni fa ,era il 2005, i Negramaro parteciparono a Sanremo, tra i giovani, e mi sa che vennero pure eliminati. io ancora non li conoscevo, mai sentiti bene, e quel passaggio lo stavo guardando in TV insieme alla mia ragazza Francesca (che poi quando ci saremmo sposati tutti i Negramaro sarebbero stati alla nostra festa ma questa è un’altra storia…). Fu lei a dirmi “per me questi sono i più forti del festival quest’anno”, e non fece in tempo a dirlo che la famosa giuria di Sanremo li segò, ma si sa che le giurie di Sanremo possono portare molto bene agli ultimi e agli eliminati. Non è che la mia ragazza me le dicesse spesso cose del genere, anzi quasi mai, ebbeneil giorno dopo volli riascoltarli e in effetti pensai che fosse una hit, senza nessun dubbio. Sai com’è le giurie si Sanremo con il rock sono una garanzia. Il pezzo era “mentre tutto scorre” , una hit appunto, una megahit, poi diventata un evergreen. In pochi mesi i Negramaro esplosero nel cuore di tutti e si avviarono a diventare la più grande rockband italiana di questo nuovo millennio. Qualche mese dopo ci incontrammo dietro al palco di Live Aid al Circo Massimo di Roma e non ci conoscevamo. Io gli andai incontro per fargli i complimenti mentre loro stavano venendo incontro a me e insomma ci scambiammo affetto e numeri di telefono, perchè gli amici si riconoscono alla prima. Quando stamattina Giuliano mi ha mandato questo sms con il video dove canta la sua/mia/nostra Sabato ho ripensato alla nostra amicizia, che è fatta di tante cose e soprattutto di una passione comune per le canzoni. Lui è molto più rock e scuro di me, mentre io in camerino prima di andare sul palco ascolto James Brown o Marley lui ascolta gente tipo Jeff Buckley o Antony and the Johnson, per intenderci. Una cosa che ci unisce parecchio è l’amore per la forma canzone aperta, ovvero quel tipo di canzone che nasce di getto, che non risponde all’architettura standard della canzone pop ma questo non gli impedisce di essere immediata, di arrivare dritta al cuore (pensate alla sua 3 minuti, ecco). Lui è un autore puro, nel senso che si mette al pianoforte o alla chitarra da solo con i suoi pensieri e scrive una canzone che poi arrangerà con i Negramaro, io il più delle volte costruisco una canzone come se progettassi una moto, partendo da un’intuizione ma senza svulupparla subito, ma è meglio non parlare di questo, che io non lo so come faccio le canzoni, non c’è mai un percorso simile ad un altro.
Giuliano è un amico. E’ bello stare a parlare con lui perchè è un affamato, è un turbomusicista, è una forza della natura, e perchè ha una cosa che per me fa la vera differenza nelle persone: è uno generoso. Generoso non vuol dire ingenuo, non vuol dire sprecone, non vuol dire che non dà valore alle cose. Generoso è chi proprio perchè le cose hanno un valore e ci tiene moltissimo te le regala, pensa un po’. Perchè sa che più ne da via e più sarà ricco. Ecco chi è un generoso, e Giuliano è un generoso, come artista e come amico. Oltre ad essere un talento pazzesco. Questo videino di un minuto racconta questo e senza dirglelo lo voglio condividere con voi. Signori e Signore Giuliano Sangiorgi, un grande artista!
p.s.
mesi fa eravamo in un bar, e dal suo telefono mi ha fatto sentire un paio di pezzi che aveva appena scritto per il nuovo album dei Negramaro, vi dico due cose fortssime, la prima in particolare l’ho sentita una sola volta e sta ancora qui con me. Bene, così si sbrigano a finire sto disco.