E’ uscito Mi sono rotta il tacco, il primo singolo della giovane cantautrice salentina Greta Portacci.
Il pezzo porta la firma della stessa Greta insieme a Nicco Verienti e Giulia Capone, un team di autori da anni a fianco di importanti big della musica italiana. Il brano è stato prodotto dallo stesso Nicco Verrienti presso l’Albicocca Studio, mentre il mix è stato curato da Francesco Lo Cascio.
Mi sono rotta il tacco è un brano fresco, estivo e ritmato che si lascia fischiettare sin dalle prime note e dai primi ascolti.
Cosa farebbero Garibaldi e Adamo ed Eva se vivessero nella società moderna?
Il testo si caratterizza per un’ironia dissacrante che idealmente ci trasporta nell’immaginario di Greta, che nonostante le mille difficoltà di una quotidianità incerta, riesce a guardare il mondo con occhi bizzarri e sognanti, alla continua ricerca della propria realizzazione.
Il singolo è accompagnato da un videoclip diretto da Giorgio Gabe.
GRETA PORTACCI
Greta, nonostante sia molto giovane, nel brano dimostra una sicurezza fuori dal comune e una forte determinazione.
La cantautrice vanta già un percorso ricco di esperienze artistiche tra concorsi e palchi in giro per l’Italia. Tempo fa si è anche presentata ai provini di Amici.
Oltre all’attività di cantautrice, Greta scrive anche per altri artisti. Ha, infatti, già firmato il singolo Shangai per Le Deva (ne abbiamo parlato Qui). Nei prossimi mesi sono previste diverse collaborazioni.
MI SONO ROTTA IL TACCO – IL TESTO
(Greta Portacci – Nicco Verrienti – Giulia Capone)
L’Italia non s’è desta
con l’elmo sulla testa
Scipione sta a una festa
Tornasse Garibaldi
addio Risorgimento
farebbe selfie in disco
coi mille dentro
io dovessi andare in guerra
non sentirei la sveglia
io non sogno un velo bianco
ma di fare il grande salto
Per arrivare in alto
sono caduta in basso
uh mamma mia
mi sono rotta il tacco
per arrivare in alto
ci vuole più di un santo
uh mamma mia
mi sono rotta il tacco
peccasse oggi Eva
al sushi e niente mela
e Adamo con Adamo
mano per mano
io dovessi andare in guerra
non sentirei la sveglia
come un unicorno stanco
che poi non salta manco
Per arrivare in alto
sono caduta in basso
uh mamma mia
mi sono rotta il tacco
per arrivare in alto
ci vuole più di un santo
uh mamma mia
mi sono rotta il tacco
di mantenere la calma
di portare la gonna
di guidare una Panda
di spiegare i tatuaggi
a chi ha l’età di mia nonna
di chi mi da un’etichetta
di chi non apprezza
di chi dice a chi canta
che non è un lavoro
finché poi non sbanca
Per arrivare in alto
sono caduta in basso
uh mamma mia
mi sono rotta il tacco
per arrivare in alto
ci vuole più di un santo
uh mamma mia
mi sono rotta il tacco