Hal Quartier, nome d’arte di Alfredo Fiore, è una giovane promessa del pop urban italiano. Arriva dalla Campania e proprio da lì ha iniziato a costruire il suo percorso, grazie anche all’amicizia con altri talenti made in Napoli con cui si è unito per diverse collaborazioni.
Dopo avere spopolato su Spotify con Lele Blade nel brano ‘Cchiù Fort‘ e avere collaborato con quello che si può considerare il padre putativo di tutta la nuova generazione campana di artisti, Gigi D’Alessio, torna con il nuovo singolo ‘Dai Miei Occhi‘.
Hal Quartier ripropone un modello che molti ragazzi hanno ripreso negli ultimi anni, vale a dire utilizzare un sample di brani del passato che hanno fatto storia e scriverci sopra un suo testo originale. In ‘Dai Miei Occhi‘ accade proprio questo, infatti utilizza la melodia di ‘Maniac‘, la megahit mondiale di Michael Sembello che negli anni Ottanta ha spiccato nella colonna sonora di Flashdance.
In realtà, Quartier non è nuovo a questo genere di esperimenti sonori. Già qualche mese fa aveva scelto di riutilizzare un altro brano storico, questa volta degli Alphaville, ‘Forever Young‘ e riadattarlo in chiave moderna mantenendo anche lo stesso titolo.
Significato del brano di Hal quartier
‘Dai Miei Occhi’ è un pezzo ricco di energia, in cui la fusione tra pop e rock si incrocia alle vibes più dance della base. Il racconto è quello di una storia d’amore importante che, seppur giunta al termine, lascia degli insegnamenti importanti in chi l’ha vissuta.
Con queste parole l’artista parla del brano:
“Il singolo è nato in maniera molto naturale. Mi trovavo in studio e stavo ascoltando pezzi del passato, i brani con cui sono cresciuto. Sin dalle prime note di ‘Maniac’ ho percepito un’adrenalina che mi ha ricordato sensazioni legate a una relazione passata, così ho iniziato a scrivere.
Con l’aiuto di Dat Boi Dee, Sottomarino e Alex Vibes abbiamo poi chiuso il pezzo. Il mio desiderio è stato quello di raccontare una storia importante, cercando di trasmettere la stessa energia che provo ascoltando ‘Maniac’ e vedendo ballare Jennifer Beals nel film, sofferente e con tanta voglia di riscattarsi rispetto al posto e al modo in cui è cresciuta.”
La storia che Hal Quartièr sceglie di raccontare nei suoi testi è fatta di parole che ci accompagnano dentro la sua vita, nel suo quartiere, nelle sfide quotidiane, spesso difficili, che riesce a superare grazie alla passione per la musica.