4 Giugno 2024
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4 Giugno 2024

I Brucherò nei Pascoli raccontano le contraddizioni di Milano nel nuovo EP “NOLOTOV”

Prodotto da Crookers, il progetto è composto da solo due tracce nelle quali criticano la città meneghina

brucherò nei pascoli nolotov
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Venerdì 31 maggio è uscito su tutte le piattaforme digitali “NOLOTOV” (Woodworm / Universal), il nuovo EP dei Brucherò nei Pascoli – il duo formato da Davide (Perego) e Stefano (Rettura) – prodotto da Crookers.

BRUCHERÒ NEI PASCOLI, “NOLOTOV”: LA COLLABORAZIONE CON CROOKERS

Questo nuovo progetto discografico è un concept 45 giri contenente due tracce, ovvero il singolo “Cracco” e l’inedito “Gesù Bambino“, entrambi realizzati in collaborazione con Crookers, storico produttore discografico del rap italiano.

Crookers spiega come ha conosciuto il duo: «Riguardo i brani con i Brucherò posso dirti che li ho conosciuti perché abbiamo fatto un loro featuring sull’album di Gato Tomato e mi sono da subito stati molto simpatici, nonché mi abbiano rotto il bagno dello studio perché ci siamo ubriacati a morte. Il fatto che il giorno dopo sia venuto uno dei Brucherò in studio a sistemare il bagno ha fatto nascere l’amore perché mi piacciono le persone che sanno prendersi le proprie responsabilità, ovviamente la loro musica mi piace molto, o non mi ci sarei ubriacato».

Il progetto dei Brucherò nei Pascoli è estremamente contemporaneo e racconta il senso di insofferenza e frustrazione generazionale, passando per la sfiducia nei confronti della classe politica e delle istituzioni. Il tutto viene raccontato con il loro stile vocale e musicale estremamente punk, cifra stilistica inconfondibile.

BRUCHERÒ NEI PASCOLI, “NOLOTOV”

Attraverso questi due lati dell’EP, il duo tratta anche e soprattutto il tema della gentrificazione che sta toccando Milano negli ultimi tempi, tra impoverimento dell’identità e della vita degli abitanti dei quartieri meneghini e difficoltà di ambientazione delle persone in una realtà condannata all’insoddisfazione e oppressa dal controllo sempre più intenso delle forze dell’ordine.

NOLOTOV” inoltre richiama contemporaneamente sia al quartiere milanese di NoLo sia all’ordigno esplosivo, mettendo in evidenza la necessità di ribellarsi, facendo esplodere le contraddizioni presenti a Milano, in costante evoluzione ma allo stesso tempo tossica perché mette in difficoltà chi cerca di viverci, emarginandolo.

Sui due brani che compongono “NOLOTOV“, i Brucherò nei Pascoli raccontano: «”Cracco” è una medaglia a due facce. Racconta le vite di due fratelli, uno ricco e uno povero, entrambi condannati alle loro esistenze: quello povero che combatte ma perde, quello ricco che ha tutto ma si sente uno schifo. Il capitalismo ci ha abituati alle sue sbarre d’oro, stordendoci con roba tagliata male e facendoci sognare il cibo di Cracco. Voler bene alla propria deriva significa ripartire dalle cose basilari, soprattutto quando non ti resta più niente»

Parlando di “Gesù Bambino“, invece, descrivono in maniera estrema una parata notturna in Via Padova, raccontando le contraddizioni di una città sempre più controllata e opprimente: «Nel ritornello ‘salutiamo’ tutti gli abitanti che la vivono, un po’ come per prenderne le distanze un po’, inevitabilmente, per rimanerci appiccicati».


Foto di copertina di Astrid Ardenti