MÅNESKIN scaletta e recensione LIVE STADIO OLIMPICO.
E’ una Roma quasi fondente quella che accoglie i Måneskin nella sera di giovedì 20 luglio 2023 per il debutto allo Stadio Olimpico, tempio sacro dello sport e dei grandi concerti Capitolini. La chiusura di un cerchio che li ha visti partire come artisti di strada da Via del Corso a Roma per diventare anni dopo le vere e proprie star internazionali.
Lo show è sostanzialmente la “prima” di quattro eventi speciali e sold out che traghetteranno Damiano, Victoria, Thomas ed Ethan sul palco dello stadio Olimpico di Roma anche oggi 21 luglio e a San Siro, Milano, per un’altra doppietta i prossimi 24 e 25. Eventi live che li riportano in Italia per la prima volta e dopo il grande successo del Loud kids tour tenutosi in luoghi sacri della musica come O2 Arena di Londra, lo Ziggo Dome di Amsterdam e O2 World di Berlino, il gettonatissimo Primavera Sound di Barcellona e Madrid e del leggendario Glastonbury Festival in Inghilterra.
Un concerto che sa di consacrazione dopo gli strabilianti risultati ottenuti in Italia e all’estero negli ultimi anni e che segna in qualche modo l’inizio di una fase nuova per la band romana che a settembre partirà con il “RUSH! World Tour, la tournée mondiale” prodotta e organizzata da Vivo Concerti che li vedrà per la prima volta protagonisti anche nei palazzetti di Giappone, Canada e Stati Uniti.
MÅNESKIN LIVE ALLO STADIO OLIMPICO
37° gradi bollenti ed un sole che tarda a calare segnano l’inizio dello show con Don’t Wanna sleep e Gossip che spingono da subito sull’acceleratore e dichiarano quali sono gli intenti: fare più rumore possibile per rendere questa serata memorabile.
Damiano e co. sanno cosa fare in ogni momento dello spettacolo anche quando con Zitti e buoni sembra venire giù tutto lo stadio: sono bravi, emozionati, sudati e bellissimi; sul palco si inseguono, si toccano, si cercano continuamente e sono tutti allo stesso tempo frontman.
Per la prima metà la scaletta si rifà ai brani più grintosi della breve discografia della band come Chosen e Supermodel per poi allentare la cassa a metà concerto con un momento acustico suonato in mezzo al pubblico che reclama le iconiche Torna a casa e Vent’anni; sul finale si riprende a fare casino con i brani più noti come Beggin’ e I wanna be your slave portando ad un nuovo livello l’eccitazione generale.
L’allestimento gioca tutta la sua bellezza nella tridimensionalità della struttura semovente che, grazie ad una sequenza di quadri dove il palco è l’estensione della band ed una produzione composta da due maxi schermi laterali crea un effetto realmente immersivo ed interessante.
I Måneskin portano a casa (nel vero senso della frase) uno show di livello internazionale, potente ed infuocato senza particolari fronzoli: due ore di musica ed un’attitudine che resta scoppiettante dal primo all’ultimo brano dando l’ennesima dimostrazione di quando per essere rock devi semplicemente farlo, il rock.
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