Quest’oggi si celebra a livello globale la Giornata Internazionale delle persone disabili, in occasione della quale alla Camera dei deputati è stato presentato il documentario Il concertozzo – Musica e inclusione in Italia, legato all’evento live di Elio e le storie tese con il trio Meduca. Il film, prodotto da Banijay Italia per Warner Bros. Discovery, racconta un viaggio straordinario che, partendo dalle piazze italiane, è approdato sugli schermi televisivi nazionali (su Real Time, lo scorso agosto) per sensibilizzare il pubblico sui diritti delle persone nello spettro autistico e delle loro famiglie, celebrando un’autentica “Woodstock dell’inclusione”.
Il documentario concertozzo – Musica e inclusione in Italia presentato alla Camera
Grazie ad un evento simile, come sottolineato anche dalll’Onorevole Giorgio Muiè, è stato possibile raccontare l’impegno concreto verso questo tipo di persone disabili attraverso le immagini, le parole, gli sguardi di tante persone che convivono, in prima persona o come caregiver, con questa condizione: in questo modo è stato così più facile veicolare il senso più profondo di questa giornata. “Nulla infatti è più forte della realtà vissuta da chi cerca quell’inclusività e da chi è stato capace di realizzarla. Ed è attraverso quest’esempio che bisogna continuare a costruire una società che include anche chi, molto spesso per ignoranza, è messo ai margini”, ha precisato Muiè.
L’evento internazionale che ricordiamo ogni anno è, d’altra parte, un’opportunità unica per mettere in luce il diritto all’inclusione di tutti i soggetti, a prescindere dalle difficoltà quotidiane con le quali si trovano a dover convivere. Come evidenziato da Marina Calderone, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, a proposito, “non siamo tutti uguali e ciascuno ha dentro di sé talenti nascosti da svelare L’assunzione di persone con disabilità è allora una opportunità di arricchirsi, soprattutto delle diverse sensibilità. A noi rappresentanti delle istituzioni, il compito di pensare misure perché possano essere messi a disposizione della collettività”.
Le parole degli Elio e le storie Tese
Di autismo, d’altra parte, il leader degli EELST ne sa qualcosa, avendo lui un figlio autistico adolescente, di nome Dante. In concomitanza con la presentazione alle istituzioni del documentario sul Concertozzo, la band ha dunque commentato:
“L’idea alla base del Concertozzo 2024 degli Elio e le Storie Tese, che si è tenuto allo stadio di Monza nel mese di Maggio, era di affidare la gestione del cibo per gli spettatori ad associazioni che impiegano persone autistiche, fra le quali PizzAut di Monza, Luna Blu di La Spezia e altri, cercando di superare le enormi difficoltà provocate dall’impiego di persone autistiche in luoghi molto affollati e rumorosi. Oltre al guadagno economico derivante da questa attività, importante già di per sé, l’obiettivo era dimostrare che SI PUÒ FARE, e che altri artisti potrebbero seguire lo stesso esempio. Altro importantissimo obiettivo era la divulgazione della notizia, unitamente alle attività di informazione che hanno avuto luogo nel centro della città il giorno precedente con la partecipazione di medici ed esperti. Quindi riassumendo: lavoro e informazione competente, gli stessi obiettivi che ci poniamo per il Concertozzo 2025 cercando di migliorare per numero di spettatori, per numero di associazioni coinvolte e per tipologie di disabilità affrontate, perché il lavoro può avere effetti benefici oltre che nell’autismo anche su molti altri tipi di disabilità”
Credits immagine di copertina: Ufficio stampa Warner Bros. Discovery)