Nella musica tutto è concesso, figurarsi se andiamo a disquisire di un cantautore… come dire, di alto lignaggio! Il Conte Biagio è un artista visionario, esuberante e creativo, al punto di costruire un’intera città immaginaria, Burstazzo City, con i suoi fidati “maggiordomi”, ossia i musicisti che hanno accompagnato il nobile cantastorie originario di Palomonte (SA), ai live fino alla registrazione dell’disco così intitolato.Inutile dire a questo punto, che Burstazzo City è molto più che un concept album: forse potremmo definirlo un microcosmo musicale, che si dispiega di traccia in traccia nei suoi equilibri e in tutti gli aspetti che lo descrivono e che lo rendono a più riprese bizzarro, fin quando non proprio grottesco. Certo, con gli espedienti dell’ironia e della metafora, l’artista ha modo in realtà di analizzare e far emergere le tante contraddizioni che fondamentalmente esistono in ogni paese, dove (parafrasando qualche brano) La genta parla e parla senza dire niente, e puoi incontrare in giro personaggi come Mino che, pur militando in una ridondante quotidianità, si fanno capaci di atti di straordinario eroismo nel desiderio di ottenere l’agognata Libertà… che poi in fondo “cos’é?”
Ma una delle tracce più rappresentative del debutto de Il Conte Biagio è il primo singolo estratto Il mare (Vi porterò) e su questa canzone “passeremmo la parola” allo stesso autore, che in una nota la racconta così:
«Il singolo Il Mare (Vi porterò) racconta come ad ogni popolo vada il suo Re. A Burstazzo regna sovrano da 30 anni lo stesso sindaco. Con l’avvicinarsi delle elezioni tiene un pubblico comizio. Questa volta la promessa agli elettori di Burstazzo (paesino di Montagna) è l’arrivo del mare e del turismo balneare spazzando via tutti i campi e i raccolti.»
Burstazzo City è ora disponibile in tutti i digital store e su Amazon: è stato registrato da Daniele Chiariello presso lo Zork Studio di Buccino (SA), mixato da Andrea Cajelli presso La Sauna Recording Studio di Varano Borghi (VA) e masterizzato da Giovanni Versari. Inoltre nel disco sono presenti le collaborazioni di numerosi musicisti della scena romana tra cui Roberto Billi (fondatore de I Ratti della Sabina) che canta nel brano Chi nasc’ tunn; l’artwork, in ultimo, è stato realizzato dall’illustratore e grafico Nazario Graziano che ha saputo dar vita e colore al mondo fantastico di Burstazzo.
E vi facciamo quindi, ascoltare un’altra canzone dell’artista campano, sempre contenuta in Burstazzo city: si chiama Il trenino di Tanino e il videoclip ufficiale che l’ accompagna è piuttosto… “aderente alla traccia”! Buona visione!