E’ uscito lo scorso 23 novembre un singolo che, per l’appunto, si intitola Novembre e che segna il debutto della band romana Il Pretesto.
Prodotto da Massaga Produzioni e pubblicato e distribuito da Alka Record Label, Novembre viene richiamato da Il Pretesto proprio in quanto periodo di transizione, di attesa; come uno spazio apparentemente vuoto tra l’estate e l’inverno; un ponte tra un accadimento e un altro; in altre parole il periodo giusto per i cambiamenti di cui parla la canzone.
Novembre infatti racconta il bisogno e il desiderio di cambiare, di evolversi, di rinnovarsi e guardare avanti, mentre allo stesso tempo denuncia la paura di perdere le certezze acquisite durante il viaggio della vita. Il cambiamento è difficile ma a vincere sarà l’entusiasmo di sapere di averlo fatto; di avere avuto il coraggio di passare oltre gli ostacoli e cambiare e rinnovarsi, come si rinnova tutto ciò che ci circonda senza però per questo dimenticare ciò che è stato.
“… qualcosa è cambiato, ma so che tutto è servito…”, sono parole del testo che evidenziano come non si debba e non si voglia considerare il passato, i momenti trascorsi e le esperienze vissute come tempo sprecato, perché tutto accade per un motivo e tutto prima o poi potrà tornare utile, nonostante i cambiamenti. Questo pensiero in seno alla band si evidenzia anche col passaggio che narra: “che poi alle vecchie scatole nell’armadio… alla fine le ho tenute tutte”.
Il Pretesto nasce da un progetto dei fratelli Raffaele e Stefano Doronzo, quando il primo, cantante e chitarrista ritmico propone al secondo, batterista, di creare una rock band che riesca a ricreare l’anima graffiante del rock americano e farla abbracciare al cantato in italiano. Ben presto l’idea prende forma e ai fratelli Doronzo in breve si aggregano Dario Poligioni alla chitarra solista e Alessio Luigi Dastoli al basso.
Nel 2011 la neonata rock band muove i primi passi ed inizia ad esibirsi in live-contest, serate a tema e festival musicali che servono da palestra per far crescere i membri del gruppo, le loro idee e le loro influenze, che li portano piano piano ad ammorbidire un po’ le sonorità punk-rock degli esordi in nuovi suoni più vicini al panorama indie che permettono loro di ottenere più libertà d’espressione sia dal punto di vista musicale con suoni più contemporanei e sia dal punto di vista poetico dei testi.
Dal singolo è stato estratto un video scritto da Enrico Bellingheri e Danilo Currò che ne ha curato anche la regia.