Oggi sulle nostre pagine torniamo a parlarvi di Ivan Granatino. Spesso musica e cinema s’intrecciano a doppia mandata legando il successo dell’uno all’altra e viceversa. Quante volte abbiamo visto film mediocri che vengono risollevati da una grande colonna sonora o brani che senza il supporto pubblicitario adeguato che un film nelle sale ti può dare, sarebbero approdati al massimo nella classifica dei brani più ignorabili?
La cosa che piace a noi di All Music Italia è però quando il cinema sposa la musica di artisti giovani, emergenti, magari di quelli che in passato abbiamo pure segnalato perché ritenuti da noi validi.
E’ il caso ad esempio di Ivan Granatino, artista della provincia di Caserta di cui ci siamo già occupati in passato; Ivan è molto noto nel territorio campano, dove tiene regolarmente decine di concerti al mese e riempie piazze con estrema facilità. Con il suo ultimo lavoro, Ingranaggi, ha anche raggiunto per la prima volta la top 40 degli album più venduti in Italia, segno questo che il pubblico anche non propriamente meridionale, sta iniziando a conoscere ed apprezzare la sua musica che mischia, tra l’altro, vari generi, dalla urban al pop, dall’hip hop al reggaeton, dalla melodia partenopea più classica, all’elettronica.
Ebbene oggi, domenica 2 Settembre, alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, sarà proiettato il cortometraggio La Gita, lavoro che vede alla regia Salvatore Allocca per la produzione di Marvin Film e Vega’s Project e la cui colonna sonora è stata affidata interamente proprio ad Ivan Granatino, pescando non solo tra canzoni già edite del suo repertorio. Tra i brani inseriti l’attuale singolo Vitamì, uno dei suoi ultimi successi, anche da noi recensito, A guagliona ro core ed inoltre Nun vec l’ora.
Della collaborazione è lo stesso Ivan che dichiara:
“Attraverso le mie canzoni, con ‘La Gita’ proviamo ad affrontare temi ricorrenti nella mia produzione musicale, che è sempre stata basata sull’amore e sulla voglia di uguaglianza per tutti: ‘La Gita’ ci racconta proprio come l’amore sia più forte di ogni discriminazione e, quindi, può contribuire alla rivendicazione di uguali diritti. Il razzismo è un atto di odio” – prosegue – “la musica può dare forza all’amore e aiutare a combattere le discriminazioni.”
Il film affronta il delicato argomento dell’integrazione razziale, grazie alla storia di due adolescenti della medesima classe, che si trovano a combattere, per via delle origini senegalesi di lei, il tema dei diritti di cittadinanza in un periodo dove si è tornato drammaticamente a parlare tanto di razzismo.
Il regista Allocca spiega anche la scelta di Ivan Granatino come voce musicale del suo lavoro:
“Ho scelto di utilizzare le canzoni di Ivan come colonna sonora del film perché nella sua musica ho trovato il giusto sound. I brani aiutano a contestualizzare in maniera metropolitana e moderna la storia sia a livello geografico (il corto è ambientato a Napoli .Ndr) sia per sottolineare il dramma romantico e la rabbia giovanile che sono alla base del conflitto emotivo dei protagonisti“.