Dopo il buon riscontro di Sabato, regina dell’airplay radiofonico, Jovanotti è pronto a regalarci un nuovo tassello di Lorenzo 2015 CC, il mastodontico progetto discografico in uscita il 24 febbraio, contenente ben trenta inediti.
Il nuovo brano del cantautore è L’alba, già disponibile assieme a Musica per chi effettua il pre-order dell’album. Una canzone dagli echi battiatani che mette in luce un Lorenzo più introspettivo, sebbene ormai l’elettronica la faccia da padrona nei suoi brani e doni loro un ritmo sempre coinvolgente.
Ecco il lyric video, diretto da Michele “Maikid” Lugaresi che spiega a Vanity Fair: “Si tratta di uno stop motion realizzato con centinaia di fotografie a lunga esposizione della durata di 10secondi. Le scritte non sono fatte in postproduzione, ma è un misto di vecchie tecniche fotografiche e nuove tecnologie. Praticamente ogni frase è come una gif animata fatto a mano. Un mix di fotografia, tecnologia, animazione stop motion, lo-fi, scotch, recinti scavalcati e magia. Le location sono quelle della provincia italiana“.
L’ALBA – LYRIC VIDEO
L’ALBA – TESTO – JOVANOTTI
Non si può tornare indietro
non si può tornare indietro
nemmeno di un minuto
è la regola di questo gioco
puoi tentare di salire di livello
o restare dove sei
come carne da macello
nelle mani del tecnocrate di turno
Non si può tornare indietro
le strade sono piene di detriti
macerie di un passato che un giorno
era stato un futuro entusiasmante
quante cose non ci siamo detti
per paura di non essere capiti
troppe volte non ci siamo rivelati
per paura di venire giudicati
Attraverso tribunali improvvisati
che condannano già prima di sapere
c’è ancora un margine
per cominciare a vivere
con gli sguardi che si incrociano a metà
nello spazio della dignità
L’alba è già qua
per quanto sia normale
vederla ritornare
mi illumina di novità
mi dà una possibilità
La scarpetta di cristallo
che hai perduto una notte nella corsa
puoi attendere qualcuno che ti cerchi
o proseguire scalza
nella luna che si accende di riflesso
c’è una parte che rimane sempre scura
c’è chi dice che è la parte dove adesso
e per sempre si rivela la natura
Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie
e naufragar m’è dolce in questo mare
felice chi è diverso essendo egli diverso
ma guai a chi è diverso essendo gli comune
Poesie scritte sui muri dei bagni dell’autogrill
le sinfonie nelle pubblicità
le barche che da Tripoli puntano a Lampedusa
e quelle che da Genova puntavano all’America
al centro di un passaggio della grande mutazione
c’è un pezzo che si stacca dalla costa
e va in esplorazione di terre emerse
dove piantare un nuovo rituale
L’alba è già qua
per quanto sia normale
vederla ritornare
mi illumina di novità
mi dà una possibilità
Non si può tornare indietro
non si può tornare indietro
nemmeno di un minuto ma
c’è ancora un margine
per cominciare a vivere
con gli sguardi che
si incrociano a metà
nello spazio della libertà
L’alba è già qua
L’alba è già qua
mi dà una possibilità
mi illumina di novità
L’alba è già qua
L’alba è già qua
mi dà una possibilità
mi dà una possibilità
L’alba è già qua
L’alba è già qua
L’alba, l’alba…
mi dà una possibilità
mi dà una possibilità