Jovanotti La Primavera è il primo singolo estratto da Il Disco del sole, un album che andrà a comporsi nell’arco di un anno completamente a sorpresa.
Questo brano viene descritto come un vivido campionario di emozioni in cui la voce di Lorenzo è perfettamente armonizzata, morbida e delicata,
Il singolo 80s synth pop miscela ritmica scarna, sequencer, distorsioni e un pizzico di french touch nel dolce basso, ostinato e ricorrente. Un invito a incamerare le energie giuste, le esperienze positive, pronto a tenere viva l’aura musicale di ognuno di noi.
Jovanotti spiega:
A giugno 2021 LA PRIMAVERA è nata, ma assomigliava un po’ troppo all’estate (addosso) così per un po’ l’ho messa in panchina.
Quando Rick mi ha chiesto di ascoltare TUTTI i provini che avevo (circa 40) l’ho messa in coda, e lui quando l’ha sentita mi ha chiesto di cosa parlavo. Della primavera ho detto, la stagione in cui la natura fiorisce di nuovo, ma non una natura addomesticata.
Questa primavera è selvatica, ha una tensione dentro, una forza sovrannaturale, qualcosa che per me resta un mistero.
Così lui mi ha risposto “entriamoci”, e dentro quel caos di mille tracce che avevamo messo nel demo lui ha fatto la magia e mi ha chiesto di cantarla diverso, senza spingere.
Ho pensato a Franco, con me lì c’era Pinaxa e gli ho detto “provo a cantarla pensando di essere con Battiato. Insegnami, facciamogli un omaggio velato, un fiore per lui.
JOVANOTTI LA PRIMAVERA IL VIDEO
Il video de La primavera un corto cinematografico psichedelico, un video onirico girato in pellicola da Tommaso Ottomano e ambientato negli spazi del Teatro Grande di Brescia. Nel video Lorenzo è accompagnato dai suoi compari Saturnino, Riccardo Onori e Kalifa Konè.
JOVANOTTI La primavera raccontata dal cantautore…
Ho notato Tommaso Ottomano per un video di Lucio Corsi che è un cantautore che seguo e che mi piace moltissimo. Abbiamo chiacchierato un po’ ed è nata l’idea del video dalla nostra immaginazione incrociata e dai riferimenti reciproci più disparati.
Alcuni riferimenti stilistici precisi: le immagini di Terry Gilliam, lo splendido ottantunenne tra i più grandi registi di tutti i tempi e la sua assurda avventura del Barone di Münchhausen.
La commedia dell’arte, vera intramontabile radiografia dell’Italia. Giganti come DanteFerretti e FrancescaloSchiavo, la grande costumeria italiana, il rococò, i viaggi nel tempo, i video dei primi anni 90 prima che questo formato si trasformasse in occasione per product placement e poco più.
Tommaso è bravissimo e ha una forza espressiva non allineata all’estetica del momento, se ne frega delle tendenze e punta all’effetto, ci siamo trovati benissimo a lavorare insieme, è meticoloso e poetico. Il mio amico di una vita Umbertoangelini dirige il teatro grande di Brescia e da tanto ci ripromettevamo di fare qualcosa in quel luogo meraviglioso e oggi l’occasione è arrivata, è un posto di una bellezza assurda.
Volevo che la primavera avesse un video divertente e un po’ magico, con dentro emozioni miste, come del resto è la canzone, la primavera è la fioritura, e la fioritura non la governi, ci stai dentro, partecipi.
Nel video si fa a botte, si balla, si suona, si scappa e si insegue, si partorisce, si salta sul letto, si passa attraverso le 4 stagioni come una compagnia teatrale in cerca della sua scena che cambia sempre.
I costumi che indosso sono frutto di una ricerca nelle grandi costumerei teatrali, uno dei look è un originale da un Rigoletto del 1929. L’armatura d’oro riflette la luce del sole, e moltiplica come uno specchio i mondi in cui passo dentro, e sia io che il bimbo/bimba che nasce e subito diventa grande abbiamo la punta del naso dorata, piccoli dettagli da scoprire tra i molti che sono nel video.
Il brano è fuori dal 17 dicembre insieme ad altri quattro pezzi inediti che andranno a comporre Il disco del sole, un album in continuo work in progress.
Foto di Maikid