Brutte notizie per Karima: la cantante italo-algerina, attualmente concorrente della trasmissione musicale Tale e Quale Show, è stata condannata, insieme al manager Mimmo D’Alessandro, a corrispondere la cifra di 20.000 euro al Maestro Mario Menicagli a cui è stata riconosciuta, dopo anni di battaglie legali, la paternità di Come in ogni ora, canzone terza classificata tra le nuove proposte dell’edizione 2009 del Festival di Sanremo.
Il fortunatissimo brano, inciso da Karima Ammar anche in duetto con Mario Biondi, creò fin da subito scalpore tra gli appassionati di musica e gli addetti ai lavori per ciò che riguardava l’effettiva originalità: ci si domandava se il brano, scritto niente di meno che dal grande Burt Bacharach in collaborazione con Steven Sater, fosse da giudicare inedito oppure no.
In quel periodo, Rockol si accorse anche della discrepanza esistente fra gli autori della canzone apparsi nei titoli sullo schermo della tv, durante l’esibizione sul palco dell’Ariston, corrispondenti ai sopracitati artisti stranieri, e quelli invece presenti tra i credits dell’album Amare le differenze (prima disco di Karima) corrispondenti per il testo a Karima Ammar e Mario Menicagli e a Piero Frassi per la musica.
Davvero uno strano caso, anche perché, come risaputo, al Festival di Sanremo possono firmare le opere in gara solo artisti con la cittadinanza italiana. Sta di fatto che Mencagli, diplomatosi nel 1993 al CET di Mogol, rivendicò sin dal primo giorno la paternità della stupenda Come in ogni ora, avviando un’azione legale nei confronti di Karima e del suo team di lavoro dell’epoca.
Dopo circa sei anni, così, la battaglia nelle aule del tribunale civile di Firenze finalmente si chiude con la vittoria di Mario Menicagli, facendo risultare che il brano sanremese, come asserito dal Maestro al tempo, è un adattamento metrico di Every other hour, canzone depositata negli Usa da Burt Bacharach e Steven Sater.
“Aldilà dell’esito positivo della vicenda – dice Menicagli – questa sentenza rappresenta la cosa più triste che mi sia capitata dal punto di vista professionale. Sono comunque contento del riconoscimento del giudice dei danni morali: la sua decisione punisce l’appropriazione e scoraggia la vendita del diritto di un’opera, che è inalienabile”.
“Ricordo bene quella notte – ha spiegato il musicista livornese – Karima mi invia un file audio che io riesco a leggere soltanto a notte fonda perché fuori a cena con amici. Appena arrivato a casa mi metto davanti al computer per ascoltarlo: un gran bel motivo. Alle 5,30, dopo 4 ore, la canzone è nata: si chiama Come in ogni ora e racconta, vagamente, un amore impossibile tra una ragazza e un uomo sposato. Ovviamente il lavoro non è finito. Karima si è presentata a casa mia tre ore dopo, alle 8:30, era contenta e preoccupata. Ha iniziato a provare ad interpretarla – aggiunge ancora il maestro – Le ho consigliato qualche fraseggio, qualche pausa in più e poi via, in sala di registrazione. Qualche giorno dopo ho in mano il cd con l’incisione della canzone. Eseguo qualche ritocco al testo del ritornello e piccole altre variazioni, fino alla sua ultima e definitiva stesura, quella del 3 dicembre”.
Dopo un po’ di settimane arriva la sperata comunicazione che Come in ogni ora è ufficialmente in gara per Sanremo 2009. Ma a questo punto le carte in tavola cominciano a cambiare disposizione. A Menicagli viene proposto di cedere i diritti e la titolarità del testo, richiesta da lui prontamente rifiutata, fino ad uno scontro con il produttore Mimmo D’Alessandro e la stessa interprete. “In un secondo momento – dice il Maestro – Karima mi rassicurò sul fatto che il mio nome sarebbe apparso nel brano che avrebbe preso parte alla competizione sanremese, ma in realtà il mio nome è comparso solamente sul cd. È per questo che ho deciso di intraprendere la battaglia legale. Ora finalmente questa storia è chiusa”.
Una brutta storia per Karima, bravissima e sempre più raffinata interprete, che dopo qualche anno di silenzio, è riuscita finalmente a tornare sotto le luci dei riflettori televisivi. Dispiaciuti i tanti sostenitori dell’ex alunna di Amici di Maria De Filippi, che adesso dovrà aspettare anche i chiarimenti sulla vicenda dei diritti Siae, bloccati durante la causa appena conclusasi. Intanto ancora nessuna dichiarazione è pervenuta dalla cantante livornese e i suoi canali social tacciono.