25 Agosto 2019
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25 Agosto 2019

La Notte della Taranta 2019: a Melpignano 200’000 persone per applaudire Elisa, Gué Pequeno e l’arte della pizzica

La 22° edizione de La Notte della Taranta va in archivio dopo una serata magica, caratterizzata da contaminazione e condivisione. Un esempio di ciò che la musica può fare.

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Si è svolta davanti a 200’000 persone il concertone che ha chiuso la Notte della Taranta 2019. Una 22° edizione che verrà ricordata per innumerevoli motivi.

Non si può non citare la crescente qualità musicale che è in grado di ammaliare un pubblico ogni anno più vasto, proveniente non solo da ogni parte d’Italia e che ha dimostrato di saper apprezzare anche le scelte apparentemente più ardite dell’organizzazione. Poi la diretta televisiva su una rete generalista come Raidue con Gino Castaldo e la coppia Belen Rodriguez e Stefano De Martino con il ruolo di presentatori-spettatori curiosi di conoscere le tradizioni che ogni anno guidano la Notte della Taranta e che anche quest’anno non ha deluso le attese.

NOTTE DELLA TARANTA 2019 – TRA TRADIZIONE E CONTEMPORANEITÀ

Il maestro concertatore Fabio Mastrangelo ha dato prova sul palco di essersi calato nella parte nella maniera migliore possibile, lasciandosi trasportare dal ritmo della tradizione musicale salentina anche danzando. A tratti durante la lunga notte sembrava si facesse cullare dalla melodia e dal ritmo, assaporando ogni singola nota, lasciando alla musica il ruolo di assoluta protagonista.

Elisa (Qui la nostra videointervista) si è calata nella parte ricevendo numerosi complimenti anche per aver affrontato e superato la difficile prova della pronuncia non proprio semplicissima. Una curiosità nei confronti di ogni genere musicale che l’ha spinta ad affrontare brani molto diversi tra loro.

Gué Pequeno ci ha messo del suo offrendo la sua arte come punto di incontro tra la tradizione e la contemporaneità, in un connubio che durante le diverse esibizioni è più volte parso inscindibile.

Un plauso anche al Direttore Artistico Daniele Durante, che ha assistito da sotto il palco alle varie esibizioni, a Maurizio Colonna, Salif Keita e a Enzo Avitabile, ovvero delle conferme della capacità di contaminare anche generi musicali più classici o lontani con la pizzica.

Sicuramente esce a testa altissima anche il salentino Alessandro Quarta. Il violinista si è donato in tutti i sensi, mettendosi a disposizione di ritmo, tradizione e melodia e proponendo anche il brano inedito Pizzica Indiavolata (Qui la sua esibizione) che è stato particolarmente apprezzato dal pubblico, che ha cantato e ballato durante tutta la durata dello spettacolo.

Una nota di colore l’ha indirettamente fornita il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che nel backstage e più precisamente sotto il palco non si è risparmiato cantando e danzando, dimostrando un coinvolgimento atteso, ma che da un personaggio politico non è così scontato trovare.

Cala, quindi, il sipario sulla Notte della Taranta 2019. Un vero esempio di come la tradizione, la contemporaneità e la sperimentazione possono convivere sullo stesso palco senza nessun pregiudizio, ma per quella sensazione di gioia e immortalità che solo musica può trasmettere. Senza filtri.

SUCCESSO IN TV E SUI SOCIAL

La diretta televisiva dell’evento su Raidue ha registrato uno share del 6,5%, secondo solo a quello della programmazione di Raiuno.

Sulla pagina Facebook de La Notte della Taranta, tra le 19.45 e le 02.30 l’evento è stato seguito complessivamente da 1,5 milioni di utenti.

L’hashtag #taranta22 ha occupato il secondo posto tra i trending topics di Twitter durante tutta la serata. Il profilo Instagram ha superato i 19 mila follower. Sono stati 92.452 gli accessi al sito ufficiale tra il 2 e il 25 agosto.