Si avvicina il Concertone che chiuderà La Notte della Taranta 2019. L’appuntamento è alle ore 22.30 di sabato 24 agosto a Melpignano (Le) con la diretta di Raidue e un cast eccezionale e un pubblico atteso stimato intorno alle 150’000 unità (Ne abbiamo parlato Qui). La mattina di venerdì 23 agosto si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento alla quale hanno preso parte le autorità e le personalità artistiche che animeranno questa attesa ventiduesima edizione dello show.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa.
LA NOTTE DELLA TARANTA 2019 – DICHIARAZIONI IN CONFERENZA STAMPA – IL CAST ARTISTICO
Daniele Durante Direttore artistico Concertone La Notte della Taranta
“Sono due le parole chiave del Concertone 2019: polivocalità e proposta. Mi sono chiesto primadi cominciare a preparare questa edizione del Concertone cosa si stesse perdendo? La risposta: la polivocalità, i canti polivocali. Allora ho deciso di riprenderli e di veicolarli attraverso la pizzica. Quindi sentiremo i canti polivocali travestiti da pizzica. Siamo passati dalla riproposta della musica popolare alla proposta”
Fabio Mastrangelo – Maestro Concertatore
“Sono in Russia da 18 anni quindi conosco bene la musica sinfonica russa. Il connubio in questo concerto sarà evidente e riguarderà proprio ‘incontro con le sonorità russe. L’iniziativa di includere i ragazzi del conservatorio mi è sembrata molto bella visto che sono giovanissimi coinvolti in un evento così importante. Sono 18 gli arrangiamenti per Orchestra popolare e classica e per questo sarà intento comune non disperdere questo importante lavoro. Sarà nostra intenzione portare il programma de La Notte della Taranta a San Pietroburgo e a Mosca.”
Maurizio Colonna – Chitarrista Classico
“La musica classica deve uscire dai salotti per incontrare i giovani che sono nelle piazze. L’altro obiettivo è fare un’operazione di stimolo per tutti i ragazzi che studiano nelle scuole di musica. Dal 1980 quando fui presentato nel conservatorio di Milano il mio obiettivo era togliere gli strumenti da camera dal “privato” per andare negli spazi grandi. E invece i giovani devono capire che gli spazi musicali devono essere totali.”
Alessandro Quarta – Violinista
“Sono onorato da salentino di stare sul palco più importante d’Europa di musica popolare. Però credevo di essere solo a fare una guerra e invece condivido in pieno le parole tutti i musicisti che sono qui oggi e che la pensano esattamente come me Senza innovazione non avremmo la vera arte.“
Enzo Avitabile
“Sono felice di poter portare la mia musica e il napoletano sul grande palco del Concertone.Ho partecipato diverse volte al festival,ma è la mia prima volta a Melpignano. E porterò sul palco un tema importante contro il femminicidio perché: Non s’accid p’ammore.”
Salif Keita
“La musica è in grado di unire i continenti in uno stesso posto al servizio della società. Sono molto contento, so che sabato faremo una festa del paese, Una grande festa”.
Elisa
“Canterò Aremu, un testo in grico, nostalgico. È una melodia molto potente, non capisco questo dialetto quindi ho chiesto tutte le traduzioni. Sono dei suoni molto musicali, hanno degli appoggi molto forti, ci sono dei punti molto morbidi e altri molto ritmici, proprio dentro il testo, per non parlare della melodia. C’è qualcosa di estremamente struggente che ho la possibilità di cantare. C’è un incontro con una cultura profonda e antica e però c’è una propensione ad una modernità sana che è molto propositiva, mi fa ben sperare. Trovo questo ponte molto sano e fertile, trovo ancoranti le radici ma molto aperte alla sperimentazione. Mi sembra un’attitudine perfetta per affrontare il tempo moderno. Qui osservo e ascolto. In sala prove mi sono emozionata, sentire tutti i tamburi è stato sconvolgente. Sono suonati in una maniera impressionante. Vorrei che i bambini suonassero il mio brano con me.”
Davide Bombana – Coreografo
“Sono 12 le coreografie con popolari e accademici. È stato emozionante per me non solo dal punto di vista della danza, ma anche del territorio.
La vera sorpresa è stata ballare con i popolari, per le tradizioni che questa danza porta con sé, mi sono addentrato quindi oltre alla fascinazione istintiva della musica, ho tentato di fare un percorso storico.”
Carlo Freccero – Direttore Raidue
“Io sono stato morso dalla taranta diversi anni fa,nel 2004. Mene sono innamorato di questo evento. Il Concertone andrà avanti senza interferenze. È un’avventura nuova ed emozionante. Ritengo che il grande pubblico della tv generalista meriti di vivere insieme al pubblico della piazza,questo grande evento musicale”.
Massimo Manera – Presidente Fondazione La Notte della Taranta 2019
“La Notte della Taranta non è solo il Concertone, il festival è iniziato il 3 agosto e terminerà domani: abbiamo attraversato 20 paesi, coinvolto circa 500 musicisti e domani si conclude con l’evento finale con Daniele Durante, direttore artistico e Fabio Mastrangelo, maestro concertatore. Sponsorship Intesa Sanpaolo per il secondo anno. Con Intesa Sanpaolo abbiamo portato la pizzica in varie regioni d’Italia perché condividiamo i valori. Attraverso la musica diffondiamo il messaggio della salvaguardia ambientale. E l’attenzione per l’ambiente si concretizza in quella che è un’altra novità importante di questa edizione. Legambiente, Acquedotto Pugliese e Fondazione La Notte della Taranta contribuiranno a rendere il Concertone plastic free. Domani sera ci saranno più di 20 erogatori di acqua pubblica. Altro progetto”Il Cibo della Taranta”, con Confesercenti e Confartigianato per promuovere durante il Concertone i prodotti di qualità di Puglia e le eccellenze del Salento. Vorrei ricordare, che Il festival La Notte della Taranta ha contribuito allo sviluppo turistico del Salento. E i dati lo dimostrano: dal 17 al 24 agosto, come emerso da una ricerca di Federalberghi c’è il tutto esaurito. Da sottolineare anche per la prima volta la diretta di Rai2”.
Luigi Chiriatti – Direttore Artistico festival itinerante
“Il preconcertone chiude il festival itinerante. 19 tappe terminate le quali possiamo tracciare un bilancio: abbiamo fatto una scommessa, non solo musica salentina, ma anche musiche che vengono da altre regioni. Esiste la musica e un modo personale di sentirla che però può diventare corale.”
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