Fra i Campioni in gara al prossimo Festival di Sanremo rivedremo anche Gianluca Grignani.
Il cantautore ribelle milanese torna all’Ariston con Sogni infranti, a sei anni da Cammina nel sole, quando si classificò all’ottavo posto, ed è tanta la voglia di riscattarsi dopo le vendite non esaltanti dell’ultimo album, A volte esagero, uscito lo scorso 9 settembre 2014 e promosso dai singoli Non voglio essere un fenomeno, A volte esagero e L’amore che non sai.
Nella settimana della kermesse, presenziata quest’anno da Carlo Conti, verrà data alle stampe la deluxe edition del disco, contenente altri inediti, fra i quali uno che senza dubbio rappresenterà una delle punte di diamante della tracklist: Preghiera moderna.
A svelare il titolo tramite la sua pagina Facebook è lo stesso Grignani, che sembra essere stato particolarmente colpito dalla tragedia accaduta il 7 gennaio nella redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, che ha visto la morte di 12 persone in seguito a un attacco terroristico, il più grave della storia francese dal 1961:
“Domani scriverò lo special di un brano nuovo che si intitola “Preghiera Moderna” che sarà incluso nel repackaging di “A volte esagero” …sono un po’ in ansia perché vorrei scrivere qualcosa di molto intelligente..soprattutto dopo quello che, purtroppo, è successo a Parigi..e già il titolo spiega molte cose”.
Non è chiaro se all’interno della canzone vi saranno riferimenti diretti alla tragedia, ma appare evidente che il testo sarà uno dei più ispirati e sentiti della carriera del cantante, in studio di registrazione dal 6 gennaio per lavorare su questa nuova versione dell’album.
Nel corso della carriera Grignani ha già pubblicato vari brani attinenti alla religione, sebbene non esplicitamente, in particolare alla figura di Dio, citato ad esempio in tre brani: Solo cielo (La fabbrica di plastica, 1996), Dio privato (Campi di popcorn, 1998) e Il cielo sopra il 2000 (Sdraiato su una nuvola, 2000).