Laura Pausini archiviati i festeggiamenti per i 30 anni di carriera con tre concerti in tre città diverse di due continenti in 24 ore, è pronta a Un Buon inizio. È questo infatti il titolo del singolo in uscita il prossimo 10 marzo che anticiperà il nuovo disco di inediti in uscita ad ottobre, a più di cinque anni di distanza da Fatti sentire, album che nella versione spagnola ha conquistato il Latin Grammy.
Un buon inizio, scritto da Laura con Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, apre una nuova epoca musicale per Laura Pausini che ha voglia di rimettersi in gioco guardando oltre quello che ha fatto in questi trent’anni di carriera ma senza snaturarsi (tra l’altro al live per i trent’anni di carriera a Milano era presente Lazza).
Il brano anticipa il nuovo disco, il 12esimo di inediti e il 19esimo di una carriera iniziata nel 1993, in uscita ad ottobre 2023.
“Sto lavorando a questo progetto nuovo dal 2021. Avevo deciso per la prima volta di ascoltare tutte le canzoni che arrivavano in ufficio perché non sapevo dove andare, sentivo che in radio si sentivano delle canzoni molto diverse dalla classica scelta radiofonica ‘pop’ degli anni scorsi. Volevo da una parte spronarmi ad aprirmi e ascoltare con la mia voce su generi diversi. Ho provato sperimentazioni vocali, ho provinato alcune canzoni, una era firmata da Mahmood. Non era il mio, non funzionava e il vecchio management della casa discografica Warner non mi aiutava: smorzava ogni entusiasmo.”
Ovviamente la Pausini si riferisce a Marco Alboni, ex presidente Warner Music Italy, che non l’ha praticamente mai appoggiata negli ultimi anni (vedi qui) nonostante si possa tranquillamente dire che è l’artista che ha praticamente tenuto in alto l’azienda in Italia per oltre un decennio.
A questo punto, come da noi anticipato qui, Laura si è rivolta a Jacopo Pesce:
“Mi sono rivolta a Jacopo Pesce. Ci siamo interrogati a cosa pensa la gente che non è il mio pubblico e cosa si aspetterebbe da me. Questa nuova canzone di Riccardo è il manifesto della mia ripartenza. Cado come tutti, ho avuto pensieri negativi però cerco di rialzarmi”.
Sul volo aereo da Madrid a Milano Laura Pausini ha parlato anche di Sanremo e del perché, volontariamente e per quanto rispetti il pensiero di Amadeus, pensa di non tornare più in gara:
“Tutti si aspetterebbero da me che un giorno prenda la direzione del Festival o che lo conduca. No, non me la sento. Non potrei essere distaccata da quelle decisioni, soprattutto se dovesse capitarmi di avere degli amici che vogliono andarci. Detto onestamente, non saprei come gestirla. E poi con Festival così di successo, può capitare che ce ne sarà uno che andrà leggermente meno bene e non sono così sicura di me per affrontare anche questa ipotesi.
Sanremo è diverso da tutti gli altri palchi. Rispetto la decisione dei miei colleghi di andare in gara, dopo averlo vinto e con una carriera importante alle spalle. Io non ho questo coraggio e per me il Festival non è come andare al Grammy, è un’altra cosa. Sono coraggiosi i colleghi che si sono messi in gara, dopo che aver costruito una storia con un pubblico che ti ha portato avanti. Io però la vedo in maniera diversa e quando parlo con loro dico che non sono d’accordo perché per me bisogna rispettare quello che è stato creato insieme al pubblico, va rispettata la gerarchia. Ma è il mio punto di vista. Quando vado a Sanremo mi sento male e ho paura a cantare lì, sono consapevole che quel posto lì ha rivoluzionato la mia vita, la mia famiglia, anche quando vado ospite siamo tutti un po’ nervosi in casa perché sanno che sono preoccupata”.