31 Maggio 2016
di Direttore Editoriale
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31 Maggio 2016

LAURA VALENTE presenta a Palermo “Mango, tutte le poesie” (resoconto e foto)

Laura Valente ha presentato a Palermo la raccolta completa di poesie di Mango. Ecco il nostro reportage e le foto esclusive

mango
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Ci sono artisti che segnano un tempo, quello in cui camminano; altri invece il tempo lo incidono in una storia musicale infinita. Alcuni di questi fanno del tempo una magnifica poesia, senza geometrie strutturali, solo emozione e cuore.

Pino Mango appartiene a questa nobile quanto rara categoria di cantautori, idealmente scritti nella linea della cultura (italiana e non solo),: una linea continua (e spesso indiretta ma mai interrotta) propria della nostra cultura musicale.

Il 28 maggio scorso al Mondadori Multicenter è stato presentato il suo libro di poesie, l’opera che raccoglie le prime due antologie più i restanti scritti del cantautore composti fino alla scomparsa e finora rimasti inediti.

Mango. Le barriere del tempo abbattute dalla sua arte, il più grande potere dell’uomo, si infrangono in un capolavoro letterario appena pubblicato da Pendragon Editore, dal titolo essenziale quanto esplicativo: Mango, Tutte Le Poesie.

L’opera raccoglie tutti i pensieri in versi del cantautore lucano, molti dei quali inediti, altri già editi nelle prime due raccolte, pubblicate (sempre da Pendragon) nel 2004 (Nel Malamente Mondo Non Ti Trovo) e nel 2007 (Di Quanto Stupore) e ormai fuori catalogo quindi di difficile reperibilità.

Analizzando il nuovo capitolo della sua produzione letteraria, ci si trova davanti a una vastità di pensiero, mai banale ne scontato, di un uomo che fino alla fine non ha mai smesso di pensare, di infondere nell’ovvietà impaurita del dubbio, la stimolante e garbata vitalità dei “non so”, assorbiti e vissuti come certezza e mai come dubbio.

Dubbi e certezze, dunque, ma anche tanti bagliori intimi, privati, garbate sensibilità sparse nel quotidiano cammino di un uomo nato al servizio dell’arte, inciso nelle pagine della musica italiana come un destino inevitabile.
Sono versi, quelli di quest’opera, che portano datazioni vicine alla data della sua scioccante e inaspettata scomparsa (era l’8 dicembre 2014), questo permette al lettore più attento di cogliere la piena parabola introspettiva dell’artista, che scivola fluida nella diretta e chiara comprensione, debordante da pagine colme di intensità e rivelatrice umanità.

Fortunatamente questo immenso patrimonio sta avendo una grande visibilità grazie a Laura Valente, nome d’arte di Laura Bortolotti (Milano, 3 settembre 1963), cantante e musicista italiana, ben nota al pubblico come vocalist dei Matia Bazar nel periodo 1990-1998.

Laura Valente è stata al fianco di Pino Mango dal 1985 (i due cantanti si sono poi uniti in matrimonio nel 2004); nei suoi occhi, nel suo sguardo, la fierezza di una grande donna, composta e fiera, capace di fare del più grande dolore il più alto e gentile atto d’amore: tutta la sua vita come un cammino di idee e per le idee, nella devota e indissolubile potenza di una comunione completa quale la relazione eterna con Pino, trasmessa a un pubblico che non smette di cantare l’arte lucida del cantautore.

Occhi umidi ed emozione palpable, tanta voglia di esserci, gli incontri con il pubblico, che all’inizio dovevano limitarsi a un solo e unico appuntamento nella capitale, si sono trasformati in quindici, dai più importanti megastore Feltrinelli e Mondadori, passando dal Salone del libro di Torino e accompagnati, talvolta, da amici storici quali Mogol.

Gli appuntamenti siciliani, ospitati da Mondadori Multicenter di Palermo il 28 maggio, da Feltrinelli Vis Etnea di Catania il 30, si sono rivelati l’ennesimo e intenso momento di condivisone emotiva che sta percorrendo e accompagnando la presentazione della raccolta di poesie.

L’appuntamento del capoluogo siciliano, in una sala stracolma, ha giovato della presenza di relatori d’eccezione quali Stefania Mulé e Salvo Pistoia (Attrice/Regista e Presidente dell’ Associazione Culturale immaginARTE lei, storico giornalista musicale e ideatore e diretto dell’Associazione MARIPOSA – che da anni riconosce il giusto merito letterario e poetico alla cultura musicale italiana – lui).

L’incontro ha permesso a tutti i presenti di conoscere l’aspetto più intimo e nudo di Mango, quello mai rivelato, che adesso arricchisce quelle pagine bianche così preziose da echeggiare nelle lacrime e nella commozione dei presenti che, a turno, raccontano le esperienze emotive ai concerti del cantautore ed esprimono amore e rispetto alla memoria sempre viva del cantautore.
Tra aneddoti e riflessioni, letture eseguite con religioso rispetto da Melino Imparato (attore siciliano), l’evento ha ribadito l’irreversibilità del potere dell’arte: l’abbattimento del tempo che si annulla di fronte alla persistenza della traccia indelebile lasciata da Mango.

L’evento ha un eco più intenso che altrove qui a Palermo, dato che la sala che ospita la presentazione del libro è la stessa che mesi fa ha ospitato una mostra fotografica del tutto speciale, dedicata al cantautore, che ci ha permesso di ammirare gli splendidi scatti di Mango mentre crea la sua arte sul palco, immortalati da Nicola Di Giorgio, giovane fotografo palermitano che sta portando in giro per il nostro paese questa bellissima galleria di immagini ed emozioni.
Il progetto, dal titolo “IN CERCA DI UN ANGOLO D’INFINITO“, nasce dalla passione dell’autore verso la musica, ma soprattutto nei confronti dell’artista. Per diversi anni ha seguito l’artista durante le sue tappe siciliane, cercando di fermare momenti di grande forza ed emozione. Da questa serie di fotografie traspaiono le più intime qualità di Mango come la gentilezza, la disponibilità, il sentire le proprie creazioni fino all’emozione infinita. (info: mostrafotografia@nicoladigiorgio.com)

Mango a 360 gradi insomma, lui che ha avuto, anzi ha, questo immenso dono, che va contro i momenti e i tempi, attraverso la sua musica, i suoi testi e adesso le sue poesie; versi e pensieri che superano il più alto concetto di idea e rendono nobile e trasudante d’onore il significato ricordo; le sue note che vivono, vibrano, persistono, esistono.

Anche oggi, Mango c’è.

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Articolo e foto di Giuseppe Mazzola