Le Distanze, la band composta da Andrea Manuel Pagella, Corinna Lanari, Saverio Campese e Lucas Queirolo, pubblica il nuovo singolo Quelli come Me e mE, disponibile dal 24 gennaio 2025 su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica. Il videoclip è oggi in anteprima esclusiva su All Music Italia.
Band nata 5 anni, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, Le Distanze hanno partecipato a numerosi concorsi, ottenendo riconoscimenti importanti.
Nel 2023, la band ha aperto il concerto dei The Who al Firenze Rock, condividendo il palco con artisti come Tom Morello. Inoltre, hanno partecipato a “Deejay on Stage”.
Quelli come me e me, il nuovo singolo de Le Distanze
Quelli come Me e mE è un brano che esplora la sensazione dell’auto-conoscenza e della consapevolezza personale. La canzone mescola sonorità di pop moderno, classica, pop rock e post-punk anni ’90, con una costruzione musicale che richiama un viaggio emotivo.
Commenta il frontman Andrea Manuel Pagella:
“Questo faccio difficoltà a definirlo un brano, è qualcosa di più… Ogni volta che la ascolto, come una droga, ho bisogno di riascoltarla. Mi fa paura, ma ne ho bisogno. Mi ricorda chi sono, le mie origini. Mi ribalta lo stomaco sottosopra, ci gioca a pallone e poi me lo rilascia, morbido, delicato, elegante; e ne voglio ancora…”
ANTEPRIMA VIDEO
Il videoclip del brano, diretto da Andrea Pagella e Corinna Lanari, è stato girato all’Osteria sopra al mare, luogo che ha ospitato anche le registrazioni. Le riprese e il montaggio sono stati curati da Gabriele Pirisi e Silvio Pastorino. Il video segue una direzione estetica ed emotiva, distaccandosi dalla narrazione didascalica per concentrarsi sulle sensazioni evocate dalla canzone stessa.
Commenta la band sul videoclip:
“Nel videoclip abbiamo cercato di distaccarci dal valore didascalico, puntando a un video più estetico. Non lo abbiamo costruito da ciò che il brano racconta, ma l’abbiamo costruito dalle sensazioni che esso ci ha lasciato. Sono immagini forti, finalizzate a lasciare il segno. Abbiamo scelto di intraprendere la direzione della “Non-espressività” come filo conduttore all’interno delle scene, trovando che in certi casi come questo, sia la chiave per raggiungere il cuore…”