Fuori da venerdì 18 ottobre su tutte le piattaforme digitali “Le nuvole diranno di no“, il nuovo singolo di Kikì, per Futura Dischi, scritto e prodotto con Giuliano Vozella.
Il brano è il primo estratto del nuovo EP dell’artista, e arriva dopo “Il tempo“, il suo primo progetto discografico con il nuovo nome d’arte, uscito a giugno di quest’anno, che riflette sulla fugacità del tempo e su come noi cerchiamo di combatterlo andando sempre più veloci, ovviamente senza risultati.
“Quando mio nonno dipingeva si firmava sempre come Kikì. Un giorno gli chiesi il motivo e lui mi rispose dicendo che il quadro poteva essere stato dipinto da “kikì” o “kokò”, doveva piacermi a prescindere da chi l’aveva dipinto. Mi ha sempre affascinato questa visione che va oltre le etichette, oltre la paternità e si concentra solo sull’arte. Ed è con questo nome che ho deciso di pubblicare musica nuova, staccandomi dal mio vecchio nome, perché alla fine le canzoni devono piacere a prescindere da chi le canta” racconta Claudio La Rocca, in arte Kikì.
Dopo le collaborazioni dell’artista, sotto lo pseudonimo di Sup Nasa, con nomi come Ghemon, Mistaman, Arya, Missey, RGB prisma e altri, questo nuovo nome rappresenta l’inizio di un nuovo percorso di ricerca per quanto riguarda i temi, le sonorità e i linguaggi.
Kikì si allontana infatti dal sound elettronico e dalla black music, per portare una visione inedita e diversa, affacciandosi su nuovi orizzonti musicali, accompagnato dall’approccio viscerale di Dijon, dalle chitarre di Saya Gray, dal pragmatismo di Sampha e dalla ricerca di Frank Ocean.
Il nuovo singolo di Kikì, “Le nuvole diranno di no“, vede al centro le chitarre, accompagnate da un’effettistica vocale e incursioni dialettali; il testo racconta come spesso casa non è un luogo ma una persona, e di come la nostra volontà sia più forte di tutto il resto se desideriamo davvero qualcosa.