Fin dalla prima esibizione al Festival di Sanremo 2017, Francesco Gabbani ha attirato l’attenzione dei fan dell’Eurovision Song Contest, il concorso ispirato proprio al nostro festival della canzone italiana, organizzato dal 1956 a oggi dall’EBU, l’unione europea di radiodiffusione che riunisce le tv pubbliche del vecchio continente (e non solo).
Il cantautore toscano si è subito messo in mostra grazie alla coreografia portata sul palco assieme all’iconica scimmia (il ballerino Filippo Ranaldi) che lo ha accompagnato in ogni esibizione fino al trionfo. Un tipo di performance originale per i canoni sanremesi, molto più vicina al concetto di spettacolo adottato e portato avanti nel tempo dall’Eurovision.
Grazie all’orecchiabilità del pezzo, al sex appeal di Gabbani e alla dissacrante messa in scena, sabato notte dopo l’incoronazione del vincitore l’Italia è entrata di prepotenza fra i favoriti alla vittoria del prossimo Eurovision, che si terrà dal 9 al 13 maggio a Kiev, in Ucraina.
L’artista si è ritrovato protagonista di un vero e proprio boom. Francesco, infatti, è stato catapultato in poche ore nelle classifiche iTunes di quindici paesi europei, racimolando oltre di 12 milioni di visualizzazioni su YouTube e 1 milione di streaming su Spotify.
Ad accorgersi delle potenzialità di Occidentali’s Karma, inoltre, svariati media europei. Dai britannici Metro e Digital Spy, al francese Le Figaro, passando per il sito della tv pubblica svedese SVT. Ma di Gabbani si è scritto anche in Germania, Belgio, Grecia, Spagna.
Al momento l’Italia è al numero #1 delle quote dei bookmaker, tuttavia va sottolineato che a oggi sono state svelate solo dieci delle 43 canzoni in gara, e i paesi statisticamente più agguerriti sono ancora in attesa di giocare le loro carte. Giusto essere entusiasti, ma è ancora presto per cantar vittoria.
Sarà lui a portare in Italia il concorso per la terza volta dopo le vittorie di Gigliola Cinquetti con Non ho l’età e di Toto Cutugno nel 1991 con Insieme?
Qui potete rivedere la nostra video intervista a Francesco.