Nell’epoca dell’internet, del TikTok e degli Influencer c’è chi fa arte, chi fa dei contenuti interessanti e utili e poi c’è chi fa Boh. Tipo Giulia Torelli, un profilo Instagram molto attivo e un programma in radio all’attivo, che dopo gli anziani è infastidita dagli ARTISTI di strada. Le rispondono Selvaggia Lucarelli, attraverso Instagram Stories, e Andrea Faccenda cantautore ma anche artista di strada, tramite le nostre pagine.
Partiamo da quelli che si staranno chiedendo chi è Giulia Torelli.
Classe 1987, è nata a Parma ma vive a Milano e dal 2009 cura un blog di moda e lifestyle chiamato rockandfiocc che poi è anche il nome che usa su Instagram e che ha dato al suo programma radio.
La donna è finita su tutti i giornali nel periodo pre elezioni per via di alcune frasi sugli anziani che definire spiacevoli sarebbe davvero riduttivo. Un esempio:
“Loro hanno già esercitato nella loro lunga, lunghissima vita. Basta, basta votare. Non sanno niente, non hanno idea. Quello che sanno, lo vedono al Tg. Non hanno idea, non sanno neanche loro cosa stanno facendo. E poi succedono queste cose.
No, i vecchi non devono fare niente. Nemmeno votare. In casa devono stare, fermi e immobili con quelle mani. Sono completamente rincog**oniti, girano ancora con le mascherine sulla bocca. Sono passati tre anni, cos’è che non è chiaro ancora? Che non serve a niente non tenerla sul naso. Eppure vivi, lì, attaccati alla vita. La smetto.“
Basterebbe l’ultima frase…
In ogni caso la nuova polemica riguarda gli artisti di strada, nello specifico i cantanti di strada. Ragazzi che portano musica, allegria ma anche arte nelle città di tutto il mondo. Anche a Milano dove vive la Torelli che scrive:
Raga, via Via Vittorio Emanuele in ostaggio dei chitarrini. Mezza via occupata da questi con la batteria che spaccano i timpani. L’altra metà c’è uno che fa le acrobazie, ciò basta, non si può camminare in città, devono esibirsi, inquinamento acustico, che devo dirvi…”
Forse si dovrebbe allargare anche il concetto di inquinamento acustico a chi ci rovina l’udito con una voce sgradevole e “concetti” inutili.
La risposta di Selvaggia Lucarelli
La nota giornalista aveva già criticato l’Influencer dopo le squallide frasi contro gli anziani. Ora Selvaggia risponde a mezzo Instagram Storie anche a queste nuove uscite della Torelli:
“Oggi la parvenu che ce l’aveva con i vecchi e non per occasione per ricordarci quanto le stiano sul caxxo i gatti (non citiamo sennò siamo bulli, lei no), se la prende con un’altra categoria di forti e privilegiati: gli artisti di strada in Duomo.
Dice che disturbano la sua passeggiata, fanno rumore, gli acrobati si mettono lì in mezzo.
Non entro nel merito delle sue solite stronzate però mi pare di non averla sentita lamentarsi con Moncler quando ha bloccato piazza Duomo con musica a volumi stellari e tutti gli stilisti che paralizzavano la città durante la settimana della moda.
Lì è con la sua borsetta in prima fila. Che donna impavida, forte con i potenti!“
Noi di All Music Italia abbiamo voluto chiedere un commento sulla storia di Giulia Torelli ad un musicista di cui ci siamo già occupati sul nostro sito, Andrea Faccenda, cantautore che, mentre cerca di trovare il suo spazio nel mondo della discografia italiana, si esibisce anche come artista di strada:
“Fortunatamente la persona che ha fatto queste dichiarazioni ha veramente poca influenza sulle persone, per quanto abbia un po’ di seguito.
L’arte di strada, il busking esiste ancora da prima che lei nascesse, è arte che viene presentata da chi vuol far sentire la propria voce, da chi ama condividere emozioni, intrattenere e stare a contatto con il pubblico in modo diretto.
Molto probabilmente la ragazza non sa, che quando canta Zitti e Buoni, pure loro (i Måneskin) sono partiti così. Per quanto ‘fastidiose’ le sue dichiarazioni, non toccheranno la forza di volontà degli artisti di strada di condividere le proprie emozioni e di cantare con la gente, ballare,emozionarsi.
A Milano come nel mondo , gli artisti di strada sono un valore aggiunto alla città, i turisti ci amano, la maggior parte dei cittadini anche. Poi c’è lei e qualche simile, che per ignoranza, al posto di camminare altrove, sentono l’esigenza di “dire la loro” per forza. E pensare che il senso della strada è proprio questo, ti soffermi se sei colpito, applaudi e gioisci se ti emoziona.
Se non ti piace cammini via. Stop“
Insomma in Italia per alcuni, pochi per fortuna, quella che in tutti i paesi del mondo è considerata un arte, il busking, è inquinamento acustico.