Loredana Bertè e Mia Martini, sorelle che compiono gli anni nello stesso giorno.
Ho incontrato ma mai intervistato Loredana Bertè e devo ammettere che è uno dei miei desideri.
Il perché è presto detto: è una di quelle artiste che ha tanto da raccontare e non solo della sua sfavillante carriera, ma di anche quella della sfortunata sorella Domenica, in arte Mia Martini , con cui paradossalmente le fortune si erano sempre alternate.
Stesso giorno di nascita per le due sorelle, cosa questa che già è abbastanza distintiva, con appena qualche tornata di calendario di differenza. Cresciute poi assieme anche nella ricerca di quel posto al sole che meritavano; lo meritavano per senso artistico, per capacità di scelta di cosa interpretare e cosa meno, per la ricerca che han saputo fare su se stessa Mia e nel mondo della musica globale Loredana.
Il risultato fu chiaramente diverso con Mia che è arrivata alla notorietà prima e come interprete viscerale, come un’artista capace di dare un peso alle parole che passando per la sua gola diventavano fotografie dei momenti più sparati possibili del mondo femminile e Loredana che qualche anno dopo è diventata una macchina da guerra piazzando una hit dietro l’altra e diventando un’icona della trasgressione rock, personaggio femminile di punta di un panorama fino a quel momento terra indiscussa degli uomini.
Loredana Bertè e Mia Martini
Cresceva il successo di Loredana verso la fine dei 70 mentre scemava quello di Mia ostacolata da maldicenze, stupidera generale e anacronistici e redivivi medioevi culturali. Così Se dal 70 al 77 ( con piccole parentesi nei primi 80 con E Non Finisce Mica Il Cielo e Quante Volte ) la carriera di Mia era stata a dir poco leggendaria
, dal 78 al 85, ( con parentesi importanti ed incoraggianti a metà 70 con Sei Bellissima e Dedicato ) Loredana ha preso il largo.
Diverse anche le rivali per l’olimpo al femminile. Nei suoi anni di grandi successi Mia gareggiava con Mina, Ornella Vanoni, Patty Pravo come maggiori rivali, mentre nei suoi anni Loredana si contrapponeva a Rettore, Marcella, Giuni Russo fra le altre.
Poi ecco un nuovo cambio di scena: Loredana sbaglia qualche mossa discografica, un paio di Sanremo ( Re per la scelta di promozionarla con abiti che faranno chiacchierare più della canzone firmata per lei da Mango ed Io pezzo vagamente non sense creato in maniera insufficiente attorno ad un inciso fatto per essere ricordato ) e la sua carriera, complice anche il turbolento matrimonio con lo svedese asso del tennis Bjorn Borg, comincia ad essere più discussa che lodata.
Nel frattempo Mia sapientemente ispirata nella scelta da un pezzo di Bruno Lauzi che era stato scritto appositamente per lei e per paradosso rifiutato da Mietta a cui era stato destinato, quella Almeno Tu Nell’Universo proposta a Sanremo 89 ( e coraggiosamente e fortunatamente accettata contro i pareri di tutti da Adriano Aragozzini ) pur arrivando solo nona in quel della kermesse, chiarisce a tutti che la grande interprete è tornata.
Le classifiche la premiano, la successiva Donna la rivela anche fine talent scout, facendo conoscere a tutti la frastagliata penna di Enzo Gragnaniello , e da li tutti se la contendono di nuovo.
Incontri e separazioni
Nessuno ha però chiaro, nessuno immagina che Mia ha un malessere interno che nemmeno gli applausi nuovi hanno guarito. Con Loredana si unisce per un nuovo Sanremo. E’ il 1993 e cantano un’incerta Stiamo Come Stiamo arrivando solo quattordicesime.
Due grandi prime donne solo quattordicesime? Eh si, succede anche questo se l’empatia fra le due sorelle in quei giorni è ai minimi storici ed in apparenza arriva un messaggio non vero. Arriva che Loredana è in crisi per la sua debacle amorosa e che Mia sta li più per supportarla che altro, in una canzone mal divisa fra le due ed in cui non pare credere nemmeno tanto.
Ed invece Loredana sta dando sfogo ad una nuova veste che nessuno ha provato ancora a conoscere, quella di cantautrice ed i risultati non tarderanno ad arrivare col successo estivo Mi Manchi e con il successivo Sanremo con Amici Non Ne Ho.
Mia invece è inquieta, viene scartata al Festival 94, ripara fra virgolette in un album di cover La Musica Che Mi Gira Intorno che però non andrà come sperato e piano piano comincia a vedersi meno in tv, fino al tragico epilogo del Maggio 95.
Da allora è buio; lo è perché Mia è un vuoto nella musica italiana, tanto, troppo rumoroso e quando un vuoto fa rumore la sua eco si sparge in maniera più violenta di qualsiasi bel canto, qualsiasi grande canzone mai interpretata.
Il buio sovrasta anche Loredana. Non smette di fare musica ma appare evidente a tutti che il dolore è troppo lacerante perché la sua presenza sul palco sia sgravata di altri pensieri.
Loredana è una donna colpita che prova a combattere ( Fabrizio De Andrè conia per lei il nomignolo di Pettirosso Da Combattimento, utilizzato come titolo di un album nel 1997 ), e quel dolore non tarda ad arrivare e sovrastare le sue intelligenze artistiche.
cadute e risalite
Finisce in diversi programmi in ruoli non sempre valorizzanti della sua musica, soggetto di interviste più pruriginose che altro, mirate ad avere scoop da sottolineare per poi proseguirci settimane. Ancora un paio di Sanremo sbagliati ( nel 2002 la performance di Dimmi Che Mi Ami accende un pericoloso allarme sul presunto esaurimento della nostra e Musica E Parole del 2008 viene addirittura squalificata per non essere un brano originale ), intervallati da un album, BabyBertè, invece ben accolto e che è un vero e proprio concept, cosa non così sfruttata in Italia.
Ma poi accade qualcosa e la tigre diventa fenice. La lenta risalita della china inizia dalla collaborazione con Gigi D’Alessio che la porta con se a Sanremo con Respirare, un pezzo che non fa gridare al miracolo, ma che la riconsegna al palco presente e motivata, diventa giudice per il talent Amici Poi arriva l’incontro con Fiorella Mannoia, amica di backstage di tante manifestazioni, che i racconti vogliono essere sempre stata oggetto di consigli per il look da parte della rocker.
Fiorella inizia a lavorare con lei per la produzione di ben due album, uno di inediti ed un altro di duetti, che dopo vari posticipi esce e richiama anche un tour ( Amiche Si ) ; si tratta di Amici Non Ne Ho… Ma Amiche Si dove Loredana viene affiancata da tutte le voci più caratteristiche della musica italiana anche contemporanea.
Ma è tutto solo una convincente attesa fino al vero e ridondante successo che parte dal 2018 con Non Ti Dico No , che la vede impreziosire il brano composto dai Boomdabash che la volevano in realtà per un pezzo che lei, la fenice, trova però inadatto e respinge al mittente, chiedendo però di comporre altro dal sapore più reggae.
Il risultato lo conosciamo tutti. Ed allora ancora un altro Sanremo griffato Gaetano Curreri chiuso fra polemiche stavolta di un pubblico entusiasta solo al quarto posto, un nuovo lavoro LiBertè che raggiunge la stessa posizione fra gli album più venduti e raccoglie il disco d’oro e… e poi la storia contemporanea che ci ha restituito un’artista in piena forma e con ancora tanto da dare al pubblico.
Loredana Bertè & Mia Mia Martini, Mia & Loredana… Non sapremo mai quali altre bellezze ci avrebbe regalato Mia Martini se fosse rimasta ancora con noi e se, come Loredana, sarebbe risorta come fenice. Il fato con Lory è stato benevolo, con Mia decisamente meno.
Di certo c’è che le sorelle Bertè rappresentano veramente la storia della musica italiana e se di questo Loredana oggi può finalmente bearsi, Mia è lì sottolineata in grassetto, perché nessuno possa mai dimenticarsi della sua voce, del suo gusto, del suo cuore strappato che finiva puntualmente fra le frasi di canzoni senza tempo, senza se e senza ma.
Auguri da tutta All Music Italia.