Lorenzza arriva dal nulla, letteralmente dal nulla, e in soli tre mesi è esplosa sui social grazie a una comunicazione mirata e curata in ogni dettaglio, persino nelle virgole.
Da un giorno all’altro, è stato aperto il suo profilo Spotify, che è passato da zero ascoltatori a oltre 100mila in soli tre giorni.
La sua bio recita: “Rap italiano ma flow De Janeiro”, lasciando intuire che sia italiana ma nata in Brasile, con un evidente influsso brasiliano nel suo stile di rappare.
Visitando il sito dell’etichetta Sugar Music, scopriamo che è nata nel 2002, si chiama Lorenzza Lacerda Campos e ha attirato l’attenzione della scena rap fin dagli esordi.
Il problema? Di questi esordi non c’è traccia. Nessun passato riscontrabile dal grande pubblico. E qui nasce la vera domanda: perché tutti parlano di Lorenzza e da dove arriva?
Chi è lorenzza?
Le informazioni raccolte rivelano che il suo manager è Endri Kalthi, CEO di Esse Magazine dal 2018 e braccio destro del fondatore Antonio Dikele, che sembra essere riuscito a eliminare ogni traccia del passato della sua assistita.
Il 13 novembre scorso è stato pubblicato il suo album a Lorenzza, subito diventato un caso. Una perfetta sconosciuta che riesce a ottenere produzioni di Night Skinny e featuring richiestissimi come Nayt e Rkomi.
Su Esse Magazine, Lorenzza ha realizzato contenuti esclusivi, accompagnati da articoli che l’hanno elogiata senza sosta. Dopo l’uscita dell’album, sui social si è diffusa l’ipotesi che Lorenzza sia un caso di industry plant.
Per chiarire, un industry plant è un prodotto creato a tavolino e lanciato sul mercato con strategie precise, spesso distanti dall’arte, percepito come artificiale e poco autentico. Questa è l’accusa.
Ad oggi, nessuno dello staff ha risposto a queste critiche. Inoltre, i profili social del manager sono stati resi privati, accentuando l’idea di una chiusura sul tema.
Parlare dell’album, a questo punto, sembra quasi superfluo: si tratta di un lavoro tecnicamente impeccabile e curato nei minimi dettagli, come era prevedibile. La vera domanda resta: verrà mai spiegato questo progetto per filo e per segno?