Il 13 novembre è il giorno dell’uscita in radio e in digitale di What a Wonderful World, cover dello storico brano di Louis Armstrong proposta da Luca Chiaravalli.
“La fragilità diventa potenza.
Un soffio di voce si trasforma in urlo.
Parole rarefatte inneggiano al mondo.
Meraviglioso, nonostante tutto.”
Una dimensione intima e lieve che esprime una grande forza espressiva. Una voce grave e lirica al tempo stesso, che lancia un messaggio di speranza e fiducia.
Luca Chiaravalli ufficialmente non ha mai cantato, ma nella musica ha esplorato quasi tutti i campi. Dalla composizione alla produzione, dalla scrittura di testi all’arrangiamento, raggiungendo risultati importanti.
Ha vinto come autore due Festival di Sanremo consecutivi come coautore. Nel 2016 con Un Giorno mi Dirai degli Stadio e nel 2017 con la pluripremiata Occidentali’s Karma di Francesco Gabbani.
Nella sua carriera ha lavorato anche con Eros Ramazzotti, Nek, Loredana Bertè, Francesco Renga e molti altri.
Nel 2020 ha diretto l’orchestra al Festival di Sanremo per Piero Pelù, con cui ha lavorato per il brano Gigante e l’album Pugili Fragili.
Release me, brano scritto insieme a Alex Callier, avrebbe dovuto partecipare all’Eurovision Song Contest 2020 interpretato dagli Hooverphonic, in rappresentanza del Belgio.
LUCA CHIARAVALLI WHAT A WONDERFUL WORLD
Il Maestro, che il prossimo anno compirà 50 anni, da ragazzo è stato il frontman di alcune rock band, prima che un intervento chirurgico al cuore gli danneggiasse una corda vocale. Da quel momento la sua voce è mutata.
Può accadere, però, che una limitazione diventi un pregio, una caratteristica, una unicità e uno stile.
In un momento così complicato per il mondo Luca ha deciso di registrare la sua versione di What A Wonderful World, brano di Louis Armstrong nel 1967.
