Era già successo negli ultimi anni con alcuni nomi scelti da Amadeus, e la storia si è ripetuta domenica 1° dicembre, durante l’annuncio dei Big in gara al Festival di Sanremo fatto da Carlo Conti. Il pubblico più mainstream, televisivo o nazional-popolare, si è posto una domanda: chi è Lucio Corsi?
Tra i 30 artisti scelti per gareggiare al Festival, con tanti esclusi anche molto blasonati (vedi qui), il direttore artistico ha deciso di scommettere su questo cantautore toscano di 31 anni, già molto apprezzato dalla critica musicale e sotto contratto con Sugar Music. Un artista che, tra l’altro, condivide il manager con un altro Big in gara, Brunori Sas.
Sanremo 2025: chi è Lucio Corsi?
La storia artistica di Lucio Corsi inizia nel 2012, nella Val di Campo Vetulonia. Dopo diverse esperienze come chitarrista in band toscane, decide di trasferirsi a Milano per intraprendere la carriera da solista, scrivendo brani in italiano.
Nel 2015 pubblica due EP: Vetulonia Dakar e Altalena Boy, quest’ultimo prodotto da Federico Dragogna. Il primo album arriva nel 2017 con Bestiario Musicale, un concept album dedicato agli animali della sua terra, la Maremma. Anche questo progetto, come i precedenti, viene pubblicato sotto l’etichetta di Brunori Sas, Picicca Dischi. Proprio per Brunori (e anche per i Baustelle), Lucio apre alcune date live.
Nel 2020 esce il suo secondo album, Cosa faremo da grandi?, prodotto insieme a Francesco Bianconi e Antonio Cupertino. Da qui inizia la collaborazione con il regista visionario Tommaso Ottomano, che prosegue nel 2023, anno della pubblicazione del terzo album La Gente Che Sogna. Questo progetto, ispirato alle sonorità glam rock anni ’70, vede Lucio dialogare nelle sue canzoni con entità astratte come il sonno, il buio, la realtà, l’immaginazione e il sogno. Con questo disco si esibisce al Premio Tenco.
Dopo una lunga tournée, il 2024 segna il suo ritorno con il singolo Tu sei il mattino, uscito il 12 novembre, e la partecipazione alla terza stagione della serie Vita da Carlo di Paramount+, con e di Carlo Verdone.