In una Milano rovente, in Sony Music c’è fermento per la presentazione alla stampa dell’album di debutto di Madh. Il finalista dell’ultima edizione di X Factor, dopo essersi imposto con il singolo disco di platino Sayonara, è pronto a lanciarsi nel panorama italiano con il suo primo disco, Madhitation, un lavoro che mette fin da subito in mostra chi è Madh senza sovrastrutture e senza scendere a compromessi.
Quest’album si pone subito come una prova del nove per l’artista sardo, che nelle tredici tracce da lui scritte non si risparmia e affida il tutto alla magia della parola “contaminazione”. Pop, reggae, hip-hop, drum and bass, dancehall. Impossibile etichettarlo, Marco Cappai (questo il suo nome di battesimo) fa fede solo ai suoi dettami e ha le idee molto chiare su ciò che vuole dal futuro: “Punto all’estero, al panorama internazionale, non voglio fermarmi all’Italia“.
Per dare vita al suo sogno si è circondato di un team fidato: “Ho lavorato solo con gente giovane, mi sono sentito a casa durante la registrazione, è stato un percorso sereno“. Tutti (o quasi) a lui conterranei: “La Sardegna ha molti artisti validi, ho scelto chi poteva dare un tocco di originalità all’album“.
Si sente forte, sia nella musica che nel progetto grafico, l’influenza dell’Asia: “Ho sempre avvertito il fascino delle culture di quelle terre, in particolare quella giapponese. Sono anche un disegnatore, mi ispiro all’arte orientale, alla lingua del Giappone, ma anche ai costumi della Cina e dell’India“. Quanto c’è di religioso in questa scelta stilistica? “Sono attratto dal buddhismo, intenso come filosofia di vita più che religione. Non sono praticante ma mi sento rappresentato dai suoi dettami“.
Madhitation non ha nulla a che fare con il pop mainstream. Il singolo di lancio scelto, River, è senza dubbio quello che più si avvicina alla radiofonicità ma diventa difficile ipotizzare un successore, così come descrivere il target di riferimento del prodotto: “Devo ammettere che la visibilità post talent non si è subito bruciata, sono fortunato. Sui miei social noto la presenza di persone di diverse fasce d’età. Non credo di avere un target univoco, sono più i giovani a seguirmi, senza dubbio, ma penso che anche gli adulti possano essere interessati a ciò che propongo“.
Un disco che vede la supervisione artistica di Fedez: “Non mi ha mai imposto nulla, mi ha lasciato esprimere al 100%, così come successo all’interno del talent, d’altronde. Devo molto a lui perché tra l’altro mi sta aiutando a promuovere il mio progetto ove e quando possibile“.
Nella tracklist spicca senza dubbio Via, in quanto unico brano italiano: “L’ho vissuta come una sfida personale. Non avendo mai proposto un brano in italiano volevo che ci fosse. Ho scoperto che scrivere in italiano è molto più complicato, per metrica e significato del testo. Mi sono divertito molto, cercando di dare un mood originale anche a questo pezzo, e chissà, potrei proporne altri in italiano in futuro. Comunque al momento non ho in mente di pubblicare un album interamente in italiano“.
Stupisce, e non è esente da critiche nel web, la singolare pronuncia inglese di Madh. Lui la racconta così: “La mia passione per l’inglese è nata durante il percorso scolastico, ma non ho mai seguito corsi specifici, sono un autodidatta. Mi è capitato di svegliarmi pensando in inglese a volte, è la lingua con cui mi esprimo meglio. La mia pronuncia nasce dalla contaminazione. I miei ascolti partono dal british soul, in particolare Amy Winehouse, una musa per me, passando poi per l’elettronica, il reggae. Il mio accento è un mix fra quello british e quello giamaicano, ma ci tengo a sottolineare che non sono un’eccezione, ci sono molti artisti che ascolto che fanno il mio stesso lavoro sulla lingua. Voglio che il mio inglese si faccia notare, voglio che si capisca che sono io a pronunciarlo“.
Di seguito le tracce di Madhitation raccontate dallo stesso Madh:
SAYONARA
Testo: Marco Cappai
Musica: Marco Cappai, Fedez, Nick Audino
‘Sayonara’ significa arrivederci, addio. Nel mio caso significa più di tutto ‘grazie’. Un ‘grazie riferito alle persone che non hanno mai creduto in ciò che faccio, ma che, al contrario, hanno sempre cercato di buttarmi giù. Devo tanto a queste persone, perchè involontariamente mi hanno stimolato ancora di più nel portare avanti il mio percorso nella musica.
Il mood del brano è volutamente forte e fresco.
BOOMERANG
Testo: Marco Cappai
Musica: Michele Figus, Marco Cappai
La musica è come un boomerang. Quando salgo sul palco non vedo l’ora di regalare al pubblico le mie canzoni. Metaforicamente, quando inizio a cantare lancio il mio boomerang e me lo riprendo quando lascio lo stage. Il brano ha un’atmosfera elettronica arabeggiante.
TRIANGLE
Testo: Marco Cappai
Musica: Michele Figus, Stefano Figus, Alex Trecarichi, Marco Cappai
Il triangolo è un simbolo dalle mille interpretazioni. Rappresenta il cambiamento, la perfezione. Positivo, zero, negativo; Bianco, grigio, nero; Tutto avviene in tre, c’è sempre una cosa che ne collega una ad un’altra. Ho voluto creare due atmosfere diverse all’interno del brano. Nella prima fase c’è una situazione di quiete, di riflessione accompagnata da vibrazioni tribal funky. Sul finale il pezzo prende una forma più decisa, più spinta. Entra in gioco la Drum And Bass, che rappresenta la realizzazione di ciò che si è, la confidenza con il sè, la voglia di lasciarsi andare, la fiducia in se stessi.
Il brano rappresenta il passaggio dalla quiete alla tempesta.
GONG feat. The Strangers
Testo: Marco Cappai
Musica: Alessandro Mascia (The Strangers), Mattia Tidu (The Strangers), Marco Cappai
Il Gong è lo strumento utilizzato per dare il via ad una competizione. Ognuno di noi, nel corso della propria vita, si ritrova all’interno di una gara. ‘Le montagne solo alte ma siamo nati per raggiungere le cime’, il senso del brano si può racchiudere tutto all’interno di questa frase. Mai porsi dei limiti, mai pensare di non riuscire ad arrivare all’obiettivo che ci poniamo.
Il mood, musicalmente parlando, è molto pesante, per stimolare la voglia di raggiungere quella cima. Parte con un’atmosfera reggae,che prosegue finchè il suono del gong non dà il via alla vera e propria sfida.
RIVER
Testo: Marco Cappai
Musica: Michele Figus, Marco Cappai, Alex Trecarichi
‘River’ significa ‘fiume’, significa ‘via’, significa ‘percorso’. La vita è un alti e bassi continuo. Col tempo impari a prendere le decisioni giuste, essendo consapevole di essere schiavo del tuo istinto, ma allo stesso tempo in grado di trovare e controllare il tuo equilibrio.
Quando trovi la ragione che ti spinge ad andare avanti, devi afferrarla e portarla con te come fosse il mazzetto delle chiavi di casa. Senza quelle chiavi non apri la porta, senza quella ragione non arrivi da nessuna parte.
Il brano ha un’impostazione molto pop ed é caratterizzato da vibrazioni che trasmettono pace e tranquillità, con un ritmo che coinvolge e che rilassa.
TREE feat. Anna Tifu
Testo: Marco Cappai
Musica: Michele Figus, Stefano Figus, Alex Trecarichi, Marco Cappai
L’albero rappresenta l’unione tra terra e cielo, la crescita, una crescita naturale e costante. “I would like to reborn as a tree” significa “Vorrei rinascere sottoforma di albero”. Nel brano mi immedesimo spiritualmente in un albero, per portare la mente a pensare come se davvero lo fossi e liberarmi dalla pesantezza dei pensieri che molte volte non si è capaci di reggere. Le sonorità del brano sono leggere e minimali; verso la fine si passa a un’atmosfera più elettronica, seguita dall’armonia dello Stradivari che accompagna il tutto verso la chiusura con una stesura che spazia tra melodie lineari e scale più complesse, che metaforicamente costruiscono la struttura dell’albero.
EYES ON YOU
Testo: Marco Cappai
Musica: Michele Figus, Marco Cappai
“Ain’t No Guns”, è lo slogan con cui parte la traccia. “Niente armi” se vuoi entrare a far parte della mia squadra. Ogni giorno ci svegliamo consapevoli dell’esistenza di realtà come razzismo, guerre religiose, bullismo, omofobia… Ma questo non deve scoraggiare coloro che lottano per un cambiamento. In ogni azione che compiamo, abbiamo gli occhi degli altri puntati addosso. Il brano è un invito a “gettare le armi” portando alta la bandiera del rispetto.
L’atmosfera del brano è molto calda, desertica, con suoni pesanti che riportano al tribal, con vibrazioni hip hop-trap che esprimono sicurezza e estroversione.
POWA-FAYA
Testo: Marco Cappai
Musica: Michele Figus, Marco Cappai
“Quando lo specchio mi mostra i tuoi occhi, ciò che vedo è il fumo che si espande dentro. Posso sentirlo, sei sulla strada giusta, vedo il fuoco nei tuoi occhi”. Questo brano rappresenta la consapevolezza della forza che giace dentro ognuno di noi. Musicalmente, il brano è schiavo dell’energia della Moombahton, proprio per conferire il senso di forza interiore.
KYOTO MIND feat. Train To Roots
Testo: Marco Cappai, Michele Mulas, Simone Pireddu
Musica: Antonio Leardi (Train To Roots), Michele Figus, Marco Cappai
Il brano è un invito a lasciarsi trasportare dalla purezza, dalla leggerezza, dalla positività. Una pausa, il silenzio che regna, accompagnato dal suono dell’aria. Ho collegato questi elementi a Kyoto, città pervasa da un’armonia in grado di trasmettere la quiete necessaria all’equilibrio della mente. Le vibrazioni Reggae caratterizzano il brano.
VAI
Testo: Marco Cappai
Musica: Giuseppe D’albenzio, Michele Figus, Giulia Lenti, Marco Cappai
Ognuno di noi è padrone di se stesso, padrone di ciò che è, padrone di ciò che ha, di ciò che sa, di ciò che vuole. Non esistono scuse, se si vuole davvero raggiungere un obiettivo, basta essere capaci di sfruttare tutte le carte in gioco e senza pensare a un fallimento, anche se può sembrare impossibile. La stesura è prevalentemente Pop, molto attuale, con delle sfumature raggamuffin che danno personalità e movimento al brano.
SHE feat. ArpXP
Testo: Marco Cappai
Musica: Simone Deiana (ArpXP), Marco Cappai
Lei, l’anima, onnipresente, osservatrice di ogni singola mossa. Presente nei momenti di gioia e nei momenti bui, ma sempre là, a prescindere dalla situazione. La Drum And Bass rispecchia entrambi gli stati d’animo e riesce a trasformarli in un unico sentimento, con un ritmo costante che travolge. Il brano presenta dei passaggi leggeri e più pesanti, perchè l’anima di una persona è così, a volte leggera, senza pensieri, a volte pesante, piena di preoccupazioni.
MADHITATION feat. The Strangers & Lukra
Testo: Marco Cappai
Musica: Luca Fresu (Lukra), Michele Figus, Marco Cappai
Madhitation è la mia meditazione, la musica è la mia meditazione, e quando faccio musica mi ci immergo e non mi accorgo delle distrazioni che mi circondano. Musicalità leggere e orientali fanno da sfondo alla profondità del testo.