Si è svolta questa mattina sul palco dell’Exhibition Center di Tel Aviv la seconda prova di Mahmood, il rappresentante italiano di questa edizione dell’Eurovision Song Contest.
Mahmood si è mostrato più sicuro sul palco e maggiormente a proprio agio in uno staging alleggerito, ma estremamente evocativo e internazionale (Qui il nostro articolo sulla prima prova).
Anche l’interpretazione del cantautore si è dimostrata all’altezza e, anche grazie a qualche variazione, si è meritato gli applausi dell’Arena e della Sala Stampa.
LA CONFERENZA STAMPA
Al termine della prova il vincitore del Festival di Sanremo ha tenuto la conferenza stampa e ha sorteggiato il posizionamento della sua esibizione nella finale. Canterà nella seconda parte dello show.
“Sono felice, molto felice della seconda prova. Stiamo facendo dei test giorno dopo giorno dell’esibizione. Ancora potrebbe cambiare qualcosa, ma non necessariamente.
Sto vivendo questa esperienza senza stress, senza aspettarmi nulla. Mi sto solo concentrando sulla performance senza attese!”
Queste le parole che Mahmood, in inglese, ha pronunciato parlando della seconda prova e delle sue sensazioni.
Le domande dei colleghi giornalisti delle testate estere si sono concentrate sui temi più disparati.
C’è chi ha chiesto, per esempio, di un’ipotetica volontà di diventare padre:
“In questo momento non penso alla paternità. Sono completamente assorbito dalla musica e mi sto impegnando in questo al massimo. È sempre stata la mia volontà. Ho sempre sognato di vivere di musica.
Anche quello che ho trovato qui è nuovo. Quando riesci a raggiungere un risultato, però, non sempre di rendi conto di come ci sei arrivato. Per altri pensieri oltre alla musica… ci sarà tempo!”
Un collega ha chiesto di quale squadra di calcio è tifoso:
“Non sono un tifoso di calcio, non lo seguo. Anche se nella mia famiglia in molto tifano, ma io no.”
Quello che però emerge è che la canzone è stata compresa, anche grazie a una scritta che appare sullo schermo sulle ultime note di Soldi, cioè Money Can’t Buy your love, ovvero il denaro non può comprare l’amore.
“Questa è un’occasione non solo per parlare di un problema familiare. Questa è la mia canzone, ma l’Eurovision Song Contest porta con sé un messaggio, cioè quello di favorire un dialogo.
Già il fatto che esiste un Festival europeo è un passo in avanti. Vedere tutte le nazioni europee unite in una competizione sana dimostra che la musica può unire. L’Eurovision è un buon punto di partenza.”
Mahmood, al termine della conferenza stampa, ha svelato di non essersi confrontato con altri artisti italiani in gara negli anni passati all’Eurovision Song Contest e che il suo pezzo preferito è Roi dell’artista francese Bilal Hassani.
Foto dai Social di Mahmood
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