E´uscito ieri per Sony Music Il Ballo della Vita, l’album d’esordio dei Maneskin (Qui il nostro articolo sulla conferenza stampa e l’intervista di presentazione del disco).
La realizzazione è stata curata dalla band insieme a Fabrizio Ferraguzzo e registrato presso lo studio The Sound Of Violins di Milano.
Ecco il racconto dell’album traccia per traccia.
“IL BALLO DELLA VITA” TRACK BY TRACK
Lasciami stare
“Voglio spezzare queste catene, non voglio più ascoltare, voglio scrivere e sognare, voglio cantare la mia vita, la mia libertà. Lasciami stare, lasciami volare!”
Musicalmente parte dal riff di chitarra di Thomas. La volontà è quella di rifarsi alle sonorità rock a cui la band s’ispira. La libertà è il tema principale della canzone, veicolato anche tramite un suono moderno. Lasciami stare è la piena espressione della volontà della band di andare avanti per la propria strada nonostante tutto.
New song
Il suono del futuro: potenza, energia, giovinezza
“È quello che verrà, unʼesplosione incontrollabile, mille voci si fondono insieme e creano la nostra nuova musica, è la new song.”
In questo brano si trovano sperimentazioni musicali diverse: il ritornello è puramente rock, il bridge è funky e lo special sfocia nel gospel. New song nasce come titolo provvisorio usato da Damiano durante la fase di scrittura: su decisione di tutta la band, è diventato poi anche quello definitivo.
Niente da dire
“Mi avete tappato la bocca, mi avete ostacolato, imprigionato, mi avete tagliato la lingua.
E forse è vero, forse avete ragione, sono vuota, senza contenuti. Sono solo forma e nessun contenuto.
Forse è vero, io non ho niente da dire…”
Il pezzo è un mix tra pop e trap, con influenze country. Anche in questo brano ritorna il tema della libertà, intesa come libertà d’espressione che ciascuno di noi deve avere, senza farsi influenza dai giudizi altrui.
Shit blvd
“Sono al centro della luce di questa strada, ucciderò il re e prenderò la corona, con le mie ali punterò al cielo.
Per mia sorella, mio fratello, per mia madre. Per te.”
Un’highroad americana rappresenta la lunga strada che la band deve ancora percorrere. Il concetto traspare anche nel testo, che parla proprio di redenzione e voglia di farcela. Le strofe sono pop, il ritornello funky e lo special reggaemuffin: l’unione dei tre mondi esprime appieno le diverse anime del gruppo.
Close to the top
“E’ il mio destino, è ciò che voglio e sarà mio.
Non cʼè ostacolo, non cʼè cattiveria, nemmeno tu potrai fermarmi.
Non sei il mio amore, non sei niente”
Il tono hard rock del pezzo rappresenta una parte molto importante del DNA del gruppo. In questo brano viene data particolare attenzione e spazio agli assoli di chitarra e basso. Il pezzo ha un tono maleducato, arrogante e provocante.
Lontana da me
“Sono sull’altra sponda di questo mare, amore mio mi senti? Non riesco più ad urlare, tu sei lontano da me…”
Questa seconda ballad suona molto diversa rispetto alla prima, portando una sonorità folk inedita nelle ballate della band. Viene utilizzata una particolare chitarra: il dobro, simile alla chitarra acustica ma caratterizzata da un corpo di metallo, che crea una risonanza molto medievale. Nel docu-film è ben raccontato il processo di scrittura e arrangiamento del pezzo: il testo parla della lontananza tra un uomo e Marlena, divisi su sponde opposte del mare e impossibilitati a comunicare.
Lʼaltra dimensione
“E quindi balliamo amore mio, balliamo per la nostra giovinezza, balliamo per la nostra felicità, per la nostra tristezza e per le nostre emozioni. Balliamo perché siamo umani, siamo vivi. E’ il ballo della vita amore mio, il nostro ballo.”
Il brano nasce dall’esigenza dei ragazzi di sperimentare ed è un mix tra sperimentazione pop francese di nuova generazione, la cui reference principale per la band sono gli MHD, lo stile gipsy e il flamenco. I tre mondi si uniscono in una grande festa a celebrazione della bellezza della vita.
Immortale
Immortale rappresenta una scommessa, essendo anche l’unico featuring della band. La forte passione per la musica detta ogni scelta dei ragazzi e questo viene fortemente esplicitato nel testo del brano. L’essere guidati in tutto ciò che fanno solo ed esclusivamente dai propri sogni e dalla voglia di raggiungerli porta la band a non essere mai soddisfatta, senza tuttavia risultare incoerente.
Fear for nobody
“Il momento è arrivato, qualcosa sta cambiando, non si può più ignorarlo.
E’ il MIO momento… e non ho paura di nessuno”
Il brano nasce da un riff di basso di Vic, ma l’utilizzo dei fiati richiama un filone più dance. La band ha iniziato a scrivere questo brano durante il loro ultimo tour, proprio grazie agli stimoli dati dalla dimensione live e dall’urgenza di tradurre il tutto in musica. Il titolo non va inteso negativamente, ma, al contrario, trasmette il messaggio chiave di cui i ragazzi vogliono farsi portatori: non avere paura di nessuno e continuare per la propria strada.
Are you ready?
Come per tanti altri brani della band, la commistione di generi si ritrova anche qui in una nuova declinazione: l’hip hop americano si fonde con un’influenza reggae, rivelando un ulteriore anima musicale che accomuna i giovani musicisti.
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