Maneskin nuovo album. Il successo a livello globale dei Maneskin continua senza conoscere battute d’arresto e, al tempo stesso, ufficializzato il nuovo management (Exit Music del loro produttore artistico Fabrizio Ferraguzzo), la band è al lavoro in studio sui brani che comporranno il nuovo album, Teatro D’ira Vol. 2 (qui la recensione del precedente disco) in uscita entro la fine dell’anno.
Un disco importante, che deve essere all’altezza, se non superiore, al precedente, in quanto sarà quello che avrà il compito di consacrare e cementare in maniera definitiva il momento d’oro della band.
Maneskin nuovo album
I Maneskin sono da 25 giorni consecutivi al primo posto tra i brani più ascoltati su Spotify a livello mondiale con una media di 7 milioni di ascolti giornalieri. Il tutto grazie alla cover di Beggin’ incisa nel 2017. Attualmente inoltre sono ascoltati da una media di 50 milioni di ascoltatori unici mensili.
Per quel che riguarda il nuovo singolo, I wanna be your slave, anch’esso resiste nella top 10 globale (con la metà degli ascolti di Beggin’, circa 3 milioni e mezzo al giorno) e, con quasi 230 milioni di ascolti, inizia a prendere piede. Anche il video sta andando molto bene con oltre 22 milioni di ascolti in 13 giorni.
Di fronte a questi numeri a livello internazionale e, al tempo stesso, al successo del tour italiano (già completamente sold out con una nuova data appena annunciata al Circo Massimo, vedi qui) è ovvio che sarà determinante il quarto progetto discografico in uscita a fine anno e le canzoni contenuti in esso.
Damiano, Ethan, Victoria e Thomas sembrano non aver nessun timore e, sui loro profili social hanno chiaramente detto “Ci sono altri pezzoni in arrivo“.
Non solo… nell’aria potrebbe anche esserci un duetto con la band ucraina dei Go_A, in gara all’Eurovision con Shum, A svelarlo la frontwoman Kateryna Pavlenko sui social:
“La canzone frutto della collaborazione con i Maneskin è pronta, stiamo solo aspettando il consenso delle nostre rispettive case discografiche“
Il cambio management
La band, in un incontro stampa dei giorni scorsi, ha per la prima volta rotto il silenzio sulla rottura con la manager che li ha seguiti sin dagli esordi, Marta Donà:
“Dal punto di vista del cambio management non è stato fatto per una questione di raggiungere un pubblico internazionale, ma per altre motivazioni, anche artistiche. Non ha nulla a che vedere con quello che è successo, anche perché tutto quello che sta accadendo, sta accadendo con la musica che abbiamo scritto anni fa“.