Marco Carta come back!
Tra musica, radio e Tv, il cantante sardo è tornato sotto i riflettori dopo ben 4 anni di attesa; infatti è dal 2012 (anno in cui è uscito il suo ultimo album in studio, Necessità Lunatica) che non si avevano importanti novità musicali da parte sua (a parte l’EP natalizio Merry Christmas del 2014 e due singoli).
Direi che il 2016, per Carta, è un anno importante, di svolta e al tempo stesso grande maturità e rivincita.
Una maturità in primis artistica, espressa pienamente nei brani che compongono Come Il Mondo, il suo quinto album di inediti pubblicato lo scorso 27 maggio dalla Warner Music Italia / Atlantic Records. Ma anche quella personale mostrata con saccente rischio nell’ultima edizione de L’Isola dei Famosi, un’esperienza che ci ha mostrato una personalità di spessore non irrilevante.
Certo è che questa esperienza televisiva ha regalato al cantante una nuova visibilità, come uno sbocco di vita verso un mondo, quello televisivo, che Carta ha conosciuto trionfalmente solo con i talent… quello per eccellenza, Amici.
Di rivincita perché, dopo esserne uscito vincitore nel primo caso (in termini di tempo), il giovane artista è risultato essere il vero trionfatore (morale) nel secondo.
Carta ha sempre avuto una carriera particolare, artisticamente supportata da grandi firme e certamente strutturata su un talento esposto e mai indebolito dai media. Anche sono proprio i media i responsabili di una relegazione a silenzi e appiattimenti culturali inspiegabili; fortunatamente l’artista non ha mai mostrato tracce di influenza negativa dallo stereotipato snobismo giornalistico.
Anzi, l’esperienza dell’Isola e il nuovo album dimostrano come il rischio del peggio (dei talent e dei reality) abbiano solo giovato alla sua coraggiosa voglia di rischiare e cantare.
Provocate Marco e ne viene fuori il meglio di lui.
E così, tornato in Italia con un bel disco sugli scaffali dei megastore, Carta ha intrapreso il classico Instore Tour nazionale.
Palermo, per ovvi motivi di residenza, è la tappa che vi racconto con una succulenta sequenza fotografica.
Un tragico ritardo di oltre un’ora (dannati bagagli all’aeroporto) non ha potuto che far crescere, nei fans presenti, la brama di stare al fianco di Marco per una manciata di secondi.
Quello a cui ho assistito è uno degli Instore più folk della mia vita.
La sala eventi del Mondadori Multi Center è stata presa d’assalto da fans di vecchia data, alcune in pieno delirio per il bel cantante, tra urla e complimenti, in fila per donargli il meglio della Sicilia: dolci e biscotti tipici, t-shirts con scritte in dialetto, carretti siciliani in miniatura… oltre al classico elenco di doni, pensieri e frasi scritte nei disegni a lui devoti.
Marco è stato impeccabile, non ha mai accennato un no, ogni … ciao… è stato accompagnato da grandi sorrisi e forti abbracci, concedendosi a video dediche, telefonate ad amici e parenti dei fans, foto scherzose e molto altro che forse ho dimenticato.
Ma nel cercare di ricordare tutti i regali/souvenir della bella isola che ha ricevuto, mi sovviene il momento più bello dell’Instore: un adorabile ragazza accompagnata dalla sua bimba a quattro zampe instaura con Marco e la “bimba” un lungo scambio di pensieri animalisti, tra baci e zampettate, che mi ha sciolto il cuore.
Ovviamente il firmacopie non si è fatto mancare lacrime, abbracci di un calore eccessivo, inviti a cena e offerte di matrimonio.
Con molto ritardo dovuto dagli imprevisti iniziali, l’Instore volge al termine ben oltre le previsioni, Marco ringrazia i pochi rimasti e va via: destinazione Mondello!
Che questo anno sia l’anno della visibilità di Marco Carta è indiscutibile, quello che mi auguro è che gli stessi che gli concedono questa esposizione lascino tramontare la facilità del gossip e dell’estetica, un binomio che spesso ha giovato ai tabloid italiani e che mangia molto sul viso di Carta; personalmente attendo che la vera esposizione del bravo cantante sardo viri verso una scelta, quella più giusta, di parlare e diffondere più la sua musica che altro.
Ritorno a casa con una foto ricordo con lui, le urla spassionatamente hot delle fans che rimbombano nella mia testa e un pensiero: Marco continua così e se qualcuno dovesse parlar male di te… FUTTITINNI! Trad. fregatene (come la t-shirt che ti hanno regalato ti consiglia).
Articolo e foto di Giuseppe Mazzola per All Music Italia