Dopo aver pubblicato la bellissima Al posto mio e composto la colonna sonora per la nuova campagna Bulgari, Marco Guazzone ha lanciato un nuovo brano inedito con SwordMusic sotto licenza esclusiva Sony Music Entertainment Italy, Rami.
Il videoclip del brano è stato lanciato lunedì 25 luglio mentre la canzone è in radio e sulle piattaforme digitali dal 29 dello stesso mese.
Rami è stata scritta dallo stesso Marco con Alessandra Flora, Lara Ingrosso, per la musica, a cui si aggiunge nel testo Nicola Cioce. La produzione artistica e l’arrangiamento sono di Gianni Pollex, Marco Guazzone, Alessandra Flora e Stefano Milella.
Marco racconta così questo nuovo capitolo musicale:
“L’amore è la cura ai nostri demoni interiori, alle ferite del passato e alle fragilità. Siamo tutti potenzialmente migliori delle cose peggiori che ci sono capitate, ma a volte lo scopriamo solo grazie all’incontro con qualcuno disposto ad andare oltre l’apparenza.
Le spine pungono e ad uno sguardo superficiale possono spaventare ma se riesci a superare la paura di farti male scopri che sono lì allo scopo di proteggere qualcosa di più fragile e che se cambi punto di vista, in un intreccio di rami puoi trovare rifugio e farti custodire in un profondo abbraccio. Dipende sempre tutto da come si guardano le cose.
Rami è il racconto dell’incontro che cambia la percezione che hai di te stesso perché finalmente qualcuno ti ha guardato con occhi diversi, a quel punto sei pronto a fare del tuo meglio per non perderlo“.
Il brano è stato presentato in anteprima dal vivo a Piazza Del Popolo sul palco di Play Music Stop War, il concerto di beneficenza organizzato da Radio2. ma non solo, il pezzo farà parte della colonna sonora della seconda stagione de Le Indagini Di Lolita Lobosco, la serie poliziesca con protagonista Luisa Ranieri prodotta da Rai Fiction e Bibi Film, in onda su Rai1 nel 2023.
Marco Guazzone Rami Testo e audio
Se guardo fuori mi sento
il collo come un Bonsai che
nella sua bolla di vetro
non vede il sole e non cresce mai
e sono nudo qua dentro
mentre appassisco se te ne vai
col cuore che era cemento
è più leggero da quando ci sei
Non te l’ho detto mai
mi sono fottuto l’anima
e a volte scivola giù
parla coi demoni ormai
di notte naviga
ma se
Tu domani vuoi tornare
puoi chiamarmi sottovoce
ti riconoscerò nel traffico
tra un milione di anni luce
ho provato a stare attento
ma ho le spine sulle mani
vieni guarda le mie costole, sono rami
non aver paura, stringimi e poi rimani
Dentro di me è buio piombo
faccio fatica anche a muovermi
vorrei viaggiare nel tempo
tornare indietro a proteggerti
cielo e foresta i tuoi occhi
se anche mi perdo mi guidano a te
di due colori diversi
che riconoscono il meglio di me
Non te l’ho detto mai
mi sono fottuto l’anima
e a volte scivola giù
parla coi demoni ormai
di notte naviga
ma se
Tu domani vuoi tornare
puoi chiamarmi sottovoce
ti riconoscerò nel traffico
tra un milione di anni luce
ho provato a stare attento
ma ho le spine sulle mani
vieni guarda le mie costole, sono rami
non aver paura, stringimi e poi rimani
La differenza in fondo è questa
tu nasci vento ed io tempesta
tu nasci vento ed io tempesta
Se domani vuoi tornare
puoi chiamarmi sottovoce
ti riconoscerò nel traffico
tra un milione di anni luce
ho provato a stare attento
ma ho le spine sulle mani
vieni guarda le mie costole, sono rami
Anche se ho paura, stringimi e poi rimani
Se domani vuoi tornare
puoi chiamarmi sottovoce
ti riconoscerò nel traffico
tra un milione di anni luce
tra un milione di anni luce
Foto di Stefania Casellato