Marco Mengoni scaletta tour 2023 e racconto del live a cura del cantautore Niveo in esclusiva per All Music Italia.
Marco Mengoni, conclusa la pubblicazione della trilogia Materia, torna live negli stadi e tra questi c’è ovviamente San Siro a Milano, concerto in cui ha presentato una scaletta di grandi successi, ma non solo. Abbiamo deciso di affidare il racconto del live ad un inviato speciale: il cantautore 19enne Niveo, tra i protagonisti dell’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi.
Sarà lui, diviso tra due anime, quella da giovane artista che insegue un sogno, e quella di ventenne che assiste per la prima volta ad un concerto in uno stadio, a guidarci alla scoperta di una semplice, ma non scontata, verità: il pop è vivo.
Quindi, parola a Niveo.
Per me il concerto di Marco Mengoni del 9 luglio a San Siro è stato il primo live in uno stadio a cui ho assistito. Ho sempre associato lo stadio al calcio o, al massimo, ai concerti rock. Per esempio Vasco Rossi.
Quando mi sono seduto al mio posto e mi sono guardato attorno la prima cosa che ho trovato incredibile è stato il numero di teste, quindi di persone, che c’erano davanti ai miei occhi. Oltre 58.000 persone lì presenti per ascoltare la musica di una sola persona. Più di centomila braccia che in sincronia hanno dato vita ad un enorme hola e che, allo stesso tempo, invocano Mengoni: “Marco, Marco, Marco…“.
Capirete che, da cantautore emergente, sentire tutta quella gente pronunciare un nome che è anche il mio nome di battesimo, per un attimo mi ha fatto sognare ad occhi aperti, permettetemelo… ho chiuso gli occhi e ho immaginato cosa si può provare ad essere al centro di quel palco e percepire l’amore di tutte quelle persone.
Sono sincero, Marco mi ha abituato bene e quindi la mia aspettativa era altissima. Sono altrettanto sincero nel dire che non mi ha assolutamente deluso in nulla. L’ho trovato vocalmente impeccabile, in tutto il concerto non c’è stata una sola sbavatura vocale, un timbro con un range ampissimo e ricco di sfumature, nessun errore tecnico e, cosa non da poco per chi come me sta imparando a stare sul palco, mi è sembrato tutt’uno con esso.
Una sensazione che è diventata ancora più forte dato il fatto che, nonostante stessi assistendo ad un concerto di matrice pop, non vi era la presenza di nessun ballerino a riempire il palco… bastava Mengoni. stesso e, questo va detto, il quartetto gospel che insieme a lui ha dato vita a momenti musicali di altissimo livello.
Anche la band è stata “fastidiosamente perfetta” e, sulla cover di Psyco killer, ho goduto sull’assolo del tastierista che sfociava in virtuosismi jazz mentre in Credimi ancora è stato l’assolo di chitarra ad esaltarmi.
Di fronte a questo spettacolo mozzafiato in cui un artista si mette letteralmente a nudo mostrando i suoi sentimenti dando loro forma, quasi fossero immagini, mi sono emozionato nel risentire Guerriero. Sono particolarmente legato a questa canzone in quanto è stata la prima che ho cantato davanti a un pubblico quando avevo solo dieci anni.
Tornando al concerto la serata è stata impreziosita anche dal momento Seventies presentato in video da Drusilla Foer, dalla presenza di Elodie (sulle note di Pazza Musica) e, soprattutto, da quella del mio rapper preferito, Ernia, giunto sul palco per duettare con Marco Mengoni sulle note di Fiori d’orgoglio.
E proprio ad Ernia e al suo ultimo disco, Io non ho paura, il cantautore ha destinato parole importanti definendolo un amico vero che ha realizzato il più bel disco rap degli ultimi vent’anni.
Sono diversi i messaggi lanciati da Marco. Dall’invito a dire sempre alle persone amate quello che si prova per loro, lanciato dopo Ti voglio bene veramente, alla bandiera raimbow orgogliosamente portata sulle spalle nel momento in cui si china per baciare il palco.
C’è un’altra cosa su cui mi è capitato di riflettere a concerto finito… i momenti di commozione di Marco. Nonostante tredici anni di carriera ai vertici delle classifiche e centinaia di live, già dopo il primo pezzo si è emozionato fino alle lacrime. E questo è accaduto più e più volte quando il pubblico gli ha fatto sentire tutto il proprio calore unendosi alla sua voce.
Da giovane cantautore porto a casa anche questa lezione… la musica non smette mai di emozionare chi la ama davvero, cantante o ascoltatore che sia. Questo, insieme ad uno spettacolo pop maestoso, energico ed emozionante, è il ricordo più importante che conservo di questa serata.
Niveo (Marco)
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