Oggi è il giorno dell’uscita di Atlantico, l’atteso nuovo album di Marco Mengoni. Accompagnato da una strategia promozionale inedita nel nostro paese (Qui l’articolo sugli eventi dell’Atlantico Fest), iniziata con uno showcase che si è tenuto alla Stazione Centrale di Milano la notte tra il 28 e il 29 alle ore 2.
“Mi sto ancora svegliando. Ho fatto un po tardi ieri sera!” esordisce il cantautore vincitore di Sanremo 2013 nella conferenza stampa che si è tenuta al venticinquesimo piano della Torre Velasca di Milano…
“Ho deciso di iniziare questo percorso da una stazione perché è un segnale di partenza. Mi sono fermato perché dopo 3 anni intensi di lavoro avevo deciso di prendermi una pausa, nella quale mi sono concentrato sui viaggi. Pragmatici, mentali e psicologici. Il titolo dell’album deriva dall’Oceano Atlantico, così immenso, che durante i miei viaggi ho sorvolato diverse volte. In questi due anni e mezzo sono cresciuto e ho cercato il contrasto. Ho trovato quello che cercavo a Cuba e nella tradizione cubana. Lì ho raccolto quello di cui avevo bisogno, ma devo ringraziare Fabio Ilacqua l’autore che è stato al mio fianco nella realizzazione di questo album.”
“Durante il mio viaggio mi sono fermato per diverso tempo a New York. Ci sono arrivato con un sacco di domande e quello che ho intrapreso è stato un percorso all’interno di me. A quasi 30 anni ho imparato a elogiare la lentezza, seguendo l’istinto. Ho capito che con la velocità con l’idea che ci sarà sempre tempo si stavano perdendo troppe cose. E’ stato un percorso duro, anche di imposizione, che si può avvertire nel singolo Voglio, in cui utilizzo una parola che non ha mai fatto parte di me, ma che ora ha assunto un significato particolare.”
Poi Marco Mengoni continua…
“Ho capito l’importanza della condivisione. Grazie a questi viaggi mi sono sbloccato nella mia intimità artistica. Ho sentito l’esigenza di condividere e ho capito che non bisogna essere gelosi dei pezzi che si scrivono.
Nel disco ci sono omaggi a diversi personaggi, come per esempio Amalia Rodriguez, la regina del Fado alla quale è dedicato un brano che ho scritto pensando alle sensazioni provate sulla spiaggia di Lisbona. Ma anche Frida Kahlo e Mohammed Ali, che ho scoperto essere un musicista! Lui ha inventato il rap! Ci sono interviste dove rappa e fa freestyle!”
LA DIMENSIONE EUROPEA
L’album uscirà anche in una versione in lingua spagnola mentre quella in italiano sarà fuori in tutto il mondo. Partirà poi un tour europeo che permetterà a Marco Mengoni di confrontarsi con una dimensione internazionale, che altro non è che una naturale evoluzione di un percorso che già con l’Eurovision Song Contest 2013 e il Premio MTV Europe Music Awards come miglior artista europeo nel 2010, 2013 e 2015 aveva una strada delineata e che potrebbe realmente trovare terreno fertile grazie ai suoni di Atlantico.
“Anni fa sono partito dall’estero e mi sono scontrato con un pubblico diverso da quello italiano. Il mio compito è quello di difendere la musica italiana. Tutti dovremmo imparare a farlo!”
Solo dopo una prima leg europea Marco Mengoni sbarcherà con una serie di live nel nostro paese. “Gli Stadi? Io sono abituato a fare un passo alla volta e preferisco avere un rapporto più diretto con il mio pubblico. Per questo sono più favorevole a un tour nei Palazzetti.”
Foto di Carolina Amoretti e Brainstorm Agency
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