Arriverà in radio venerdì prossimo, 7 novembre 2014, il nuovo singolo di Mario Venuti, secondo estratto dal suo ultimo album in studio Il tramonto dell’Occidente, pubblicato lo scorso 23 settembre (per Microclima-Musica & Suoni/Believe Digital).
La canzone, pressappoco omonima, si intitola proprio Il tramonto e andrà in rotazione radiofonica (così come in vendita nei digital store) pochi giorni prima dell’inizio della nuova tournée del cantautore siracusano: la prima data è fissata infatti, per il mercoledì successivo, 12 novembre, presso l’Orion Club di Roma. Il tramonto dell’Occidente Tour toccherà i club e i teatri di tutta Italia, QUI potete leggere tutte le date al momento confermate e in continuo aggiornamento!
Il tramonto dell’Occidente è arrivato esattamente a 20 anni dalla pubblicazione di Un po’ di febbre, primo album da solista di Venuti uscito nel 1994, e ospita collaborazioni di grande prestigio, con Franco Battiato, Alice (anche lei fuori in questi giorni col singolo Tante belle cose, leggi QUI), Giusy Ferreri e Nicolò Carnesi.
E su questo nuovo lavoro discografico, Mario Venuti ha detto:
«Hai l’impressione che il tuo vecchio mondo e le tue sicurezze stiano per crollarti addosso? Niente paura. Il tramonto dell’Occidente cura l’emicrania, placa fame e sete. Un giorno questo dolore ti sarà utile (per citare Peter Cameron). Hai la possibilità di vedere inaspettate novità nella luce di questo tramonto. Puoi trovare in questo disagio una forza nuova in te, che nemmeno sapevi di avere. Questo leit motiv accompagna un po’ tutto il disco».
Ecco il video ufficiale del brano, per la regia di Roberto Biadi:
Dal balcone l’altro giorno ho visto uno studente
rovistare nella spazzatura
nelle liste elettorali leggo nomi di maiali
gli svantaggi per la libertà
mio signore per favore non aver pietà
il tramonto dell’occidente e delle canzonette ritmate
cura le emicranie placa fame e sete
la deriva dei continenti e dei costumi dei presidenti
nuovi silenziosi mondi fa sperare
ogni impero si conclude senza rulli di tamburi
solo ruberie e volgarità
stanchi di morire nella noia quotidiana confidiamo nella scollatura
nella luce del tramonto cerco novità
il tramonto dell’occidente che delle canzonette d’estate
cura le emicranie placa fame e sete
la deriva dei continenti il declino dei presidenti
nuovi silenziosi mondi fa sognare
Liberté, Égalité, Fraternité
nella luce del tramonto cerco novità
il tramonto dell’occidente e delle canzonette d’estate
cura le emicranie placa fame e sete
la deriva dei continenti e dei cosiddetti potenti
un miglioramento certo fa sperare