Il celebre autore Matteo Buzzanca firma interamente la colonna sonora de Il Divin codino il film su Roberto Baggio in uscita su Netflix il 26 maggio 2021.
Compositore, produttore e autore multiplatino, Matteo Buzzanca ha composto la colonna sonora del film dedicato al grande campione del calcio italiano diretto da Letizia Lamartire e realizzato da NETFLIX in associazione con MEDIASET, una produzione FABULA PICTURES.
Un nuovo traguardo per l’artista che arriva dopo il successo del film di animazione Trash – La leggenda della piramide magica.
Nella sua carriera Matteo ha conquistato diversi dischi di platino e d’oro scrivendo successi per artisti come Eros Ramazzotti, Luca Carboni, Emma Marrone, Malika Ayane, Marco Mengoni, Gianni Morandi, Max Gazzè, Raphael Gualazzi, Arisa, Ermal Meta, Patti Pravo, Francesca Michielin oltre che per gli artisti di X Factor e The Voice of Italy.
Ma non solo, Buzzanca ha anche collaborato con artisti internazionali come Ken Thomas, produttore di Sigur Ros e Moby, per realizzare il disco del suo progetto solista Teodorf, un mix di musica elettronica, newwave e mondi di ispirazione classica.
Infatti Matteo Buzzanca, oltre ad un’innata sensibilità per la musica moderna, ha un’ottima padronanza delle forme classiche, dell’orchestrazione sinfonica e della manipolazione del suono in ambito elettronico. Si è distinto come compositore di musica per film conquistando lo speciale premio Soundtrack Stars Award al 75 ° Festival del Cinema di Venezia e le nomination al Nastro d’argento 2019 e al Ciak d’oro 2019 per la colonna sonora del film Saremo giovani e bellissimi.
Matteo Buzzanca Il divin codino
Il compositore ha realizzato in toto la colonna sonora del film ad eccezione del brano L’uomo dietro al campione (vedi qui) cantata da Diodato. Ecco come Matteo parla di questa nuova avventura:
“Comporre la colonna sonora per questo film su Roberto Baggio è stato un grande onore e una sfida inaspettata. Quando sento il suo nome penso a un archetipo: il calciatore solitario. E’ un mito per la mia generazione.
La sua storia è diversa da quella di tutti gli altri giocatori e ci piace perché la sentiamo vicina. Ho sentito un’immediata empatia per quella sua discrezione e per la malinconia che gli appartiene. A livello musicale ho cercato di lavorare sul conflitto tra l’io del calciatore e l’anima dell’uomo che probabilmente ha trovato ristoro nella fede buddista. Per questo motivo anche l’aspetto della spiritualità è molto presente nei brani che ho proposto e fa da specchio all’altra parte musicale, quella celebrativa, immaginata come ringraziamento per il sogno che solo lui ha saputo rendere così reale.”