La scomparsa inaspettata di Maurizio Costanzo ha causato sgomento nel mondo della tv, dello spettacolo, della musica, della politica e, soprattutto, tra la gente, quel pubblico che lui stesso aveva per la prima volta reso protagonista sul palco del Maurizio Costanzo Show.
Anche la redazione di All Music Italia è rimasta molto scossa da questa notizia arrivata all’improvviso, prima di lasciarvi ai ricordi dei professionisti del mondo della tv, della musica e dello spettacolo, ecco alcuni nostri pensieri.
MASSIMILIANO LONGO, Direttore All Music Italia
“Ero adolescente. Vivevo una situazione di vita difficile e vivevo in una piccola stanza con mia madre e mia nonna. Gli spazi erano pochi, dentro e fuori. La sera era il momento più triste, di maggior solitudine. Eppure la sera non mi sentivo solo… perché accendevo la tv, nonostante i rimproveri di nonna e madre per l’orario, e guardavo il Maurizio Costanzo Show. Era la mia compagnia e quella varità di ospiti, persone, storie, erano la mia compagnia al punto che quando non andava in onda ero realmente deluso.
Maurizio era della Vergine come me ed io di questa cosa ne andavo orgoglioso. Da lui ho imparato cos’è la Mafia e, soprattutto, ho capito che nelle comunicazione, in qualsiasi campi, si hanno dei doveri: essere onesti ed essere coraggiosi. E lui lo era, era rivoluzionario e non aveva paura perché la paura è il peggior nemico della comunicazione e di chi ci lavora.
Non dimenticherò mai quando brucò la maglia con la scritta “mafia” in tv, come tanti di noi, ma soprattutto non dimenticherò mai quando baciò una donna sieropositiva sulle labbra per cercare di sconfiggere la paura e il pregiudizio che erano parte della società e che rendeva queste persone emarginate. Lui ruppe anche quella parete.
Ha saputo eccellere in ogni campo toccando tv, giornalismo, cinema, musica e teatro. Ha saputo inventare un modo di fare interviste in cui intervistato e intervistatore sono sullo stesso piano ma in cui il secondo non si dimentica mai di quello che è il suo obiettivo: dare luce all’intervistato, anche nelle sue zone d’ombra.
L’adolescente che sono stato perde una sorta di figura paterna. L’uomo che sono oggi dice solo grazie perché tra 10.000 sfumature del suo essere e del suo talento, fosse anche solo una piccola piccola, l’ha appresa.
Ciao Maurizio.”
FABIO FIUME, Critico musicale
“E alla fine, dopo le tante sere trascorse a guardarlo, era come uno di casa.
Un nonno che teneva compagnia non leggendo favole, ma raccontando storie attraverso i suoi ospiti. E si rideva, si pensava, si cantava, ci si faceva delle idee…
Sono profondamente dispiaciuto, anche perché la notizia è proprio un fulmine a ciel sereno.
Amerò sempre il Maurizio Costanzo Show, o forse amerò il ricordo di quel salotto che è anche simbolo dei miei anni, di cosa ho vissuto, di quante volte mi addormentavo guardandolo e di altrettante che non riuscivo ad andare a dormire per finire di vederlo, e la mattina dopo c’era scuola!
Ciao Maurizio
R.i.p”
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