Sabato 21 novembre abbiamo conosciuto i volti dei concorrenti della nuova edizione di Amici di Maria De Filippi (leggi QUI l’articolo sulla formazione della classe). Per la sezione dedicata al canto vi abbiamo raccontato la vicenda di alcuni dei protagonisti (QUI la storia di Nick, QUI quella di Sergio Sylvestre e QUI i profili delle aspiranti cantanti), ed oggi è il turno dei Metrò che proprio nel pomeriggio di ieri, dopo un sfida persa contro il cantante solista Joshua, per decisione del giudice Daniele Menci (direttore generale dell’etichetta discografica Sony Music) hanno dovuto lasciare la scuola di spettacolo più famosa d’Italia.
I Metrò non meritavano di essere eliminati? Avevano diritto ad accedere al serale e magari alla finale? In rete il giudizio è spaccato ed il pubblico ha pareri contrastanti in merito alla questione. Intanto il gruppo dal profilo Facebook ufficiale scrive:
“Quello che è successo oggi lo sapete. Quello che che ci riserva il futuro dipende solo da noi. È stata un’esperienza bellissima e un nuovo punto da cui partire.Tutto ciò che desideriamo è dall’altra parte della paura”.
Aspettando di scoprire l’avvenire del complesso capitanato da Antonio Sorrentino ci tuffiamo nel loro passato, svelandovi qualche chicca.
Della Band aquilana, in realtà, vi avevamo parlato già in tempi non sospetti, ovvero all’inizio dell’anno, quando gli ex concorrenti del Talent Show di Canale 5 uscivano, come esordienti assoluti, con il loro primo singolo: La parte più debole.
I Metrò, attivi da diverso tempo, nascono ufficialmente alla fine dell’estate 2013, quando il gruppo, già formato dal bassista Federico Fontana, dal chitarrista Luigi Tarquini e dal batterista Marco Fiorenza, si è messo alla ricerca di un cantante dalle buone doti vocali, fino a giungere ad Antonio Sorrentino. Insieme, con non poche indecisioni, hanno scelto l’appellativo “Metrò” che come raccontato dal cantante a musicalnews.com, ha qualcosa di “urban wild”, semplice e diretto, ma soprattutto è il nome di un locale de L’Aquila, dove i ragazzi erano soliti incontrarsi per sognare sulla musica.
Come tutte le band che si rispettino hanno iniziato fin da subito a suonare dal vivo. Con un iniziale repertorio composto solo da cover hanno portato il loro sound dal locale minuscolo al palco più grande.
Dopo mesi e mesi passati in giro per l’Abruzzo (ma non solo) a suonare, i Metrò sentono il bisogno di esprimersi appieno e di cimentarsi in qualcosa di più importante. È così che, attingendo dal materiale inedito che il cantante Antonio custodiva nel cassetto, hanno iniziato a lavorare ufficialmente alla prima demo.
Dopo una settimana di “reclusione” nella casa di campagna del bassista, la demo è pronta e presto arriva nelle mani del produttore musicale Antonio Tosoni; già produttore di Nathalie di X Factor e del suo ultimo lavoro Anima di vento.
Dopo il lavoro in studio con Tosoni, i Metrò trovano la loro esatta cifra stilistica ed escono con un album dal sound pop ma con influenze electro-rock.
Il loro esordio discografico è stravagante; possiamo dire che arriva in due distinti momenti: uno ufficioso e l’altro ufficiale. Quello ufficioso accade a dicembre 2014, quando dopo aver calcato il palco del Soundwave Christmas Nights (prima edizione della rassegna che ha visto in scena i migliori gruppi della Regione Abruzzo) vengono inseriti nella conseguente compilation con il brano Non avere paura sotto l’etichetta U.D.U. Record.
Il debutto ufficiale dei 4 ragazzi di Amici 15, invece, avviene con il singolo che ci ha permesso di presentarveli in anteprima, ovvero La parte più debole; ma prima di tornare a parlare di questo bel pezzo scritto da Antonio dobbiamo fare un passo indietro ed approdare a novembre 2014.
Nell’autunno 2014, infatti, i Metrò partecipano ad un importante Festival dedicato alla musica emergente, stiamo parlando del Festival di Ghedi, dove quest’anno ha presenziato in giuria anche il nostro direttore Massimiliano Longo.
la neonata band abruzzese si cimenta nella gara con un nuovo brano inedito, che ha come tematica quella del femminicidio. Il titolo è 130 volti ed ormai lo conoscete benissimo.
Dopo aver conquistato la vittoria lanciano finalmente in radio, il 9 gennaio, il loro primo inedito con la Noise Symphony di Tosoni, appunto, La parte più debole.
Con questa canzone, a grande sorpresa, esordiscono direttamente alla posizione numero 45 della top chart iTunes nel genere “pop” e alla 85a posizione nella classifica generale; un successo inaspettato.
Da questo momento in poi i Metrò prendono la rincorsa in una strada tutta in discesa: vengono ospitati più volte nella mitica trasmissione Roxy Bar di Red Ronnie, lanciano in radio 130 volti, partecipano e vincono, dopo essersi esibiti all’Arena di Verona, il Festival Show.
Ma non è tutto: arrivano in semifinale al Premio Lunezia nella sezione Nuove proposte e vincono quello che forse è stato per loro il più alto trampolino di lancio, ovvero la prima edizione del Radio Deejay on stage, grazie al quale si sono aggiudicati un mese di programmazione sulla grande emittente radiofonica, sempre con il brano 130 volti.
I vincitori della 1° edizione di Deejay on Stage! I Metrò… Per scaricare il loro brano → https://itunes.apple.com/it/album/130-volti-single/id989030447?l=en
Posted by Deejay On Stage on Sabato 22 agosto 2015
Il resto è storia recente e la conoscete benissimo, ma noi volevamo spendere qualche parola in più sul front man dalla voce suadente dei Metrò, Antonio Sorrentino.
Antonio non è un volto nuovo di Amici di Maria De Filippi e in generale non lo è dei Talent Italiani. Nel 2011 partecipa sia ad X Factor, dove arriva tra i 10 finalisti nella categoria under uomini capitanata da Morgan, che ad Amici dove si esibì sulle note di Je suis malade (nella più conosciuta versione di Lara Fabian) sostenuto dalla professoressa Grazie De Michele ma osteggiato, e anche un po’ denigrato. da un’indelicata Mara Maionchi. (QUI per vedere il video dell’esibizione e la “Mara Maionchi superstar”).
L’Antonio di allora era solo un diciannovenne e un giovane interprete ancora alla ricerca della propria vera identità, sicuramente molto diverso dal cantante, stiloso e sicuro di sé, che conosciamo oggi, a capo di una delle formazioni musicali più apprezzate all’interno dell’edizione in corso del Talent ideato da Maria De Filippi.